Continua a crescere l’interesse del mercato turistico russo nei confronti delle località e dei prodotti dell’Emilia-Romagna. L’indicazione arriva dalla 12a edizione della assegna fieristica ‘Mitt’ di Mosca.
Il dato più significativo della manifestazione è rappresentato dal coinvolgimento degli operatori: nello stand dell’Emilia-Romagna si sono dati appuntamento da un lato 20 operatori pubblici e privati dell’offerta, dall’altro 68 operatori russi che hanno partecipato alla cena di gala e al workshop.
Quello russo è un mercato molto dinamico, sottolinea l’Apt, che registra importanti prospettive di crescita nel 2005. Il mare, l’arte e la storia sono gli elementi su cui poggia l’ interesse del turista russo che decide di visitare l’Italia. Tra le mete preferite ci sono, infatti, i tour settimanali verso le città d’arte abbinati a una settimana al mare, ma nel mirino ci sono anche enogastronomia e il made in Italy in genere. In questo contesto si prospetta anche un allargamento del mercato russo ‘outgoing’ a nuove aree metropolitane come Samara, Ekaterinburg e Novosibirsk. Ciò conferma l’ampio progetto di Apt Servizi che già dall’autunno dello scorso anno sta organizzando una serie di seminari per far conoscere sempre più e sempre meglio i prodotti turistici dell’Emilia-Romagna nelle varie regioni della Russia (Urali, Siberia e Russia Centrale).
”Anno dopo anno il mercato sta crescendo in termini di interesse e di importanza per l’Emilia-Romagna – spiega Giuseppe Chicchi, amministratore delegato di Apt Servizi – Già nel 2004 ha registrato un incremento del 14% rispetto all’anno precedente. Non è certo un mercato ‘povero’, dal momento che il ceto medio inizia ad avere un buon reddito ed è dunque attratto dal prodotto emiliano-romagnolo capace di alternare il mare a valori territoriali, culturali e storico-artistici. A questo punto l’obiettivo è quello di lavorare ulteriormente su questo mercato e svilupparlo con iniziative mirate. Sono in corso sondaggi in Ucraina e Polonia per il 2006. In questo contesto lo sviluppo dei collegamenti aerei può risultare la soluzione vincente sia per i tour operator sia per le compagnie low cost”.