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Reggio E.: progetto formativo prevenzione terremoti

Sono circa 1.100 gli studenti di 12 scuole medie inferiori di Reggio e provincia che da giovedì prossimo parteciperanno alla seconda edizione del progetto formativo sul rischio sismico dal titolo ‘Cosa fare in caso di terremoto‘.

Il progetto, promosso dalla Provincia di Reggio Emilia in collaborazione con il Coordinamento delle Organizzazioni di Volontariato, è stato proposto agli Istituti nei mesi scorsi e ha visto l’adesione delle scuole dei comuni di Reggio Emilia, Ramiseto, Busana, Carpineti, Villa Minozzo, Casalgrande, Toano, Cadelbosco Sopra, Correggio, Bibbiano e Luzzara.

L’Assessorato alla Protezione Civile della Provincia di Reggio Emilia, vista anche la significativa adesione al primo progetto sperimentale svolto nell’anno 2004, si è posto come obiettivo quello di favorire la crescita di una vera ‘Cultura della Sicurezza’, mediante la quale vengano appresi i corretti comportamenti da assumere, per limitare le conseguenze in caso di evento calamitoso.
Durante gli incontri verrà messo a disposizione degli insegnanti materiale didattico sul tema dei terremoti allo scopo di approfondire, anche successivamente, gli argomenti oggetto delle lezioni. Le attività formative previste nel progetto saranno sviluppate in aula dai geologi della Provincia ed esperti della Protezione Civile.

”Il mondo della Scuola rappresenta un ambiente privilegiato, in cui far crescere questa cultura della prevenzione – ha detto l’Assessore alla Protezione Civile, Luciano Gobbi – Non si tratta infatti di sapere fronteggiare una emergenza, ma occorre avere consapevolezza delle norme comportamentali che possono aiutare a prevenire o limitare i danni. Questo è possibile se i ragazzi conoscono il proprio territorio e ne conoscono i rischi. Non solo la gestione di un’emergenza dunque, ma importante è anche affiancare alle attività di adeguamento strutturale degli edifici, norme comportamentali corrette. Di per sè – ha concluso Gobbi – il terremoto in natura non fa danni. Sono strutture non adeguate e comportamenti errati che possono accentuare le conseguenze di un evento sismico”.

















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