Consegnare al più presto un alloggio sicuro e dignitoso ad almeno 500 dei duemila nuclei familiari modenesi ancora sfollati dopo il sisma. E’ con questo obiettivo che Provincia e Comuni dell’area nord hanno definito insieme ad Acer, Azienda per la Casa dell’Emilia Romagna di Modena, un accordo – approvato nell’ultima Conferenza dei sindaci – per dare attuazione a quanto stabilito dall’ordinanza 25 della Regione Emilia Romagna.
L’ordinanza affida ad Acer il compito di reperire dai privati gli alloggi da mettere a disposizione delle famiglie modenesi che ancora vivono nelle tendopoli. La decisione deriva dalla scelta del Commissario straordinario per il terremoto di evitare il più possibile la costruzione di città e abitazioni “provvisorie”, trovando una sistemazione consona in attesa che le famiglie colpite dal sisma possano far ritorno nelle loro case.
Come specifica il bando, valido per tutti i comuni della provincia di Modena e già operativo, gli alloggi verranno concessi in affitto per un periodo massimo di 18 mesi, a fronte del pagamento di un canone concordato con la proprietà, pagato da Acer, con copertura assicurativa contro eventuali danni e tutele legali gratuite per la proprietà in caso di necessità. Le pratiche amministrative e i costi di registrazione del contratto sono interamente a carico di Acer, che si fa garante per la restituzione dell’alloggio al termine del periodo di locazione.
Gli oneri condominiali relativi alla manutenzione ordinaria e gli oneri derivanti dal consumo di utenze domestiche, nonché il costo per lo smaltimento dei rifiuti sono a carico dell’inquilino.
«Già nei mesi scorsi avevamo fatto un primo censimento degli alloggi disponibili, insieme alle associazioni della proprietà immobiliare – spiega Egidio Pagani, assessore provinciale ai Lavori pubblici – reperendone circa 250. Siamo fiduciosi che, in un quadro di garanzie per i proprietari, questo numero possa sensibilmente aumentare, consentendo così a chi è stato gravemente danneggiato dal terremoto di trovare una sistemazione confortevole, mettendo fine a situazioni di precarietà e incertezza». «Comuni e provincia aggiunge il direttore di Acer, Nadia Paltrinieri – ci hanno affidato un compito molto delicato che vogliamo svolgere al meglio. Già durante le fasi dell’emergenza i nostri tecnici hanno svolto un lavoro importante, mettendo a disposizione delle comunità modenese le loro competenze per il ripristino delle condizioni di sicurezza in molti degli alloggi danneggiati. Confidiamo – prosegue Paltrinieri – in una risposta positiva da parte dei privati : per questo abbiamo lanciando una campagna informativa massiccia».
Per comunicare la propria adesione è possibile contattare Acer Modena in orario di ufficio al numero 059-891.841, oppure via fax allo 059-891.869 con indicazione “Ufficio casa ai terremotati”; per posta elettronica all’indirizzo acermodena.doposisma@aziendacasamo.it . Maggiori informazioni sul sito di Acer Modena, www.aziendacasamo.it
CONTRATTI DELLA DURATA DI 18 MESI CON GARANZIA DELLA RICONSEGNA NEI TEMPI STABILITI
Il contratto di affitto specifico per il terremoto stabilito nell’ordinanza della Regione Emilia-Romagna, non modificabile, prevede la locazione temporanea per 18 mesi stipulata tra tre parti – proprietario, inquilino e Acer – e con garanzie per la proprietà. Il contratto è sottoscritto dal proprietario dell’alloggio, dall’assegnatario/inquilino (individuato dalla graduatoria del Comune/Unione) e da Acer Modena, che opera per conto del Comune di residenza della famiglia rimasta senza alloggio. Anche gli altri atti inerenti il contratto sono sottoscritti e gestiti da Acer per conto del Comune. Gli alloggi devono essere regolarmente accatastati e dotati di certificazione energetica e certificazioni impiantistiche (elettrica, gas-termoidraulica).
La durata non può superare i 18 mesi, e il contratto cessa comunque quando l’assegnatario ottiene l’agibilità per la propria casa lesionata. L’importo è determinato avendo a riferimento il canone concertato previsto agli accordi territoriali, compensato dalla perdita dei benefici fiscali valutati forfettariamente nel 10 per cento del canone base.
Il contratto di locazione andrà registrato in regime fiscale ordinario, senza cedolare secca. Non è previsto deposito cauzionale e non è consentita la sublocazione. Tutti i costi di registrazione (bolli, imposte e altri oneri dovuti) sono a carico di Acer, che corrisponde anche il canone trimestralmente in forma posticipata.
Eventuali danni all’alloggio vengono risarciti al proprietario fino a 3.500 euro tramite polizza assicurativa a carico dell’inquilino, stipulata da Acer. Inoltre, per eventuali danni di importo superiore a quanto assicurato, il garante è comunque Acer. La stessa azienda si impegna a riconsegnare l’alloggio al proprietario alla data di scadenza del contratto, e comunque non oltre 30 giorni dopo la riacquisita agibilità dell’abitazione occupata dall’assegnatario prima del terremoto. Nel caso in cui l’inquilino non liberi l’alloggio alla scadenza contrattuale, viene riconosciuto ai proprietari un incremento del 20 per cento sul canone base. Nel caso sia necessario intraprendere azioni legali per liberare l’alloggio, tutte le spese saranno sostenute da Acer. Infine gli oneri condominiali, quelli relativi alla manutenzione ordinaria e quelli derivanti dal consumo di utenze domestiche, nonché la tassa o la tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, sono a carico dell’inquilino.