“Il collezionismo librario: raccogliere è seminare”: il tema dell’edizione 2012 di Artelibro offre spunti diversificati alle vocazioni dell’Istituto per i beni culturali che si inserisce nella manifestazione con alcuni eventi che ben evidenziano il profondo rapporto che esiste tra l’Ibc e il territorio sul versante del patrimonio cartaceo.
Dal momento che la parola chiave è libro, intrigante si propone la presentazione, il 21 settembre, di una piccola guida che soddisfa molte curiosità. Si intitola Dove i libri nascono. Per una geografia della scrittura in Emilia e Romagna e desidera coniugare “la vita della letteratura alla storia dei luoghi” e si aggiunge al dossier, da poco pubblicata dalla rivista Ibc e focalizzato solo sulla Romagna, dal titolo “Le case delle parole”.
La guida prova a delineare, tutt’attorno alle dimore di poeti e letterati, anche una mappa esemplare di luoghi, di paesaggi della scrittura, siano essi fonti per l’ispirazione oppure da vedere come fondali animati di questa o quella narrazione. Si parte dalla considerazione che non esiste ancor oggi uno strumento conoscitivo adeguato per apprezzare un panorama così largo e diversificato, dal piacentino al confine con l’area del Montefeltro. Vi si trovano realtà più note, come le case di scrittori che son diventate musei, normalmente accessibili ai visitatori. Ma non esiste ancora una carta virtuosa che contempli ad esempio dimore nelle quali scrittori son nati o hanno abitato e lavorato, e son poi passate ad altre proprietà e ad altri usi destinate; eppure, in molti casi, esse si presentano ancor sature di memorie, tanto più se scrutate nel loro contesto paesaggistico.
Ventuno sono i ‘luoghi’ dell’Emilia e della Romagna qui considerati e riferiti ad altrettanti scrittori, per un itinerario che non manca di sorprese e scoperte.
Da segnalare è l’incontro che si terrà sempre il 21 settembre, nel pomeriggio sul “Collezionismo librario” che affronta gli aspetti diversi di questo fenomeno che riguarda il mercato antiquario, le vendite all’asta, la passione, che ha vari risvolti, anche psicologici. Il collezionista ha peculiarità ben precise nel raccogliere gli oggetti a cui è appassionato; l’esigenza del possesso acquisisce contorni anche inquietanti. L’incontro riflette anche sull’importanza del collezionismo per la formazione e l’incremento delle collezioni storiche nelle biblioteche e sull’esigenza di diffonderne la conoscenza che contribuisce a tutelarle dal rischio di dispersione.
L’Istituto ha anche patrocinato due mostre che si compenetrano assai bene con le tematiche dell’incontro. Una “I Corali benedettini di San Sisto a Piacenza”, che si inaugura il 21 pomeriggio al Museo Medioevale, espone i sontuosi corali, nascosti da un monaco per sottrarli alla razzia francese quando avvenne la soppressione del convento in età napoleonica. Si tratta di una avventurosa storia di collezionismo: nel 1864 i corali furono venduti al milanese Michele Cavaleri e tante altre vicende hanno segnato le sorti degli otto magnifici manoscritti, che nel loro peregrinare sono finiti anche in America, ma che sono incredibilmente rimasti insieme, e ora offerti per l’esposizione dall’attuale proprietario. La mostra dei corali, corredata da un prezioso catalogo, intende sottolinearne la valenza artistica e culturale di queste opere e la collocazione in un periodo di eccezionale fioritura del monastero. Ma diviene anche l’opportunità di ricostruire uno dei tanti episodi legati alle collezioni private e alle loro vicissitudini.
Sempre sul tema del collezionismo, l’istituto è tra gli enti coinvolti nella mostra “Rintracciare le opere d’arte nei cataloghi d’asta di Federico Zeri”, che si terrà dal 20 settembre al 31 ottobre 2012 presso la Fondazione. La Biblioteca Zeri, che possiede la più importante collezione di cataloghi d’asta in Italia (circa 37.000), dedica al progetto di catalogazione di questi volumi, curata anche dall’IBC, un’esposizione che attraverso la ricostruzione di alcune vendite di collezioni documenta l’ampia gamma di informazioni presenti nei cataloghi e sulle fotografie. La loro interconnessione sottolinea l’importanza di questi strumenti per la ricostruzione del patrimonio italiano disperso.
Parlando di libri non poteva mancare l’opportunità nel corso della manifestazione di una visita alla Biblioteca “Giuseppe Guglielmi” dell’IBC, a Palazzo Leoni, dove è stato recuperato uno straordinario ciclo di affreschi. La visita, a cura dei funzionari competenti, si terrà il 21 pomeriggio alle 15.00.
All’interno di questa affascinante manifestazione lo spazio che il Ministero per i beni culturali dedica agli effetti del sisma su archivi e biblioteche, intesi come patrimonio cartaceo e strutture, delle zone colpite. La Soprintendenza ai beni librari e documentari dell’Ibc, anch’essa impegnata nel recupero del patrimonio librario partecipa all’iniziativa con i dati in suo possesso e mettendo a disposizione la documentazione fotografica che ha realizzato.
Per saperne di più: www.ibc.regione.emilia-romagna.it