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Edilizia scolastica, Bastico (PD): “E’ emergenza che si può affrontare. Occorrono anagrafe edilizia, patto di stabilità, continuità di risorse”

“Una vera emergenza per il Paese che, come tale, deve essere affrontata dal governo e dalle autonomie locali”. Così la senatrice del Pd Mariangela Bastico commenta il rapporto di Cittadinanzattiva che afferma la parlamentare “ci consegna, ancora una volta, dati di grande allarme sulla sicurezza a e la qualità degli edifici scolastici”.

“L’emergenza si può affrontare con strumenti e percorsi adeguati. Innanzi tutto occorre una precisa ricognizione delle condizioni edilizie. Il Ministro Profumo – chiede Bastico – renda pubblica in modo analitico e completo l’anagrafe dell’edilizia scolastica: se ci sono regioni e comuni che non hanno consegnato i dati vengano resi pubblici”.

“Altro fattore essenziale – continua la parlamentare – è la collaborazione tra Governo, Regioni ed Enti Locali: in questa materia si intrecciano le competenze e non c’è nulla di peggio di centralizzare le decisioni, cercare scorciatoie e scaricare le responsabilità. Un tavolo per un comune e costante lavoro è essenziale, anche per evitare che risorse stanziate non ‘giungano a destinazione’ in tempi adeguati e non siano utilizzate”.

“Per le procedure di appalto e di evidenza pubblica per le opere edilizie è necessario – continua Bastico – individuare norme di accelerazione, per ridurre in modo significativo i tempi, così come è avvenuto nelle ristrutturazioni e consolidamenti delle scuole emiliane terremotate”

“La legge 23/1996 deve essere applicata: finanzia gli enti locali sulla base di piani pluriennali di intervento, per realizzare i quali è indispensabile però un allentamento dei vincoli del patto di stabilità per l’edilizia scolastica. Questa legge – conclude Bastico – ha consentito di costruire nuove scuole belle e sicure, di ristrutturare e qualificare quelle esistenti. Accanto alle gravi inadeguatezze, in Italia ci sono tanti splendidi esempi. E’ compito delle istituzioni diffondere i buoni esempi, dando alla scuola la priorità che merita”.

















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