Nella mattinata odierna due minori ristretti all’IPM Pratello di Bologna sono evasi dalla struttura. L’evasione si è consumata quando i due agenti di polizia penitenziaria stavano per ultimare l’immissione al campo sportivo dei 21 minori presenti alla data odierna – lo rende noto Segretario Generale UIL Penitenziari, Sarno -.
Durante tale operazione i due minori (uno di origine marocchina e l’altro tunisina) hanno aggredito gli agenti alle spalle, tentando di soffocarli, ed hanno guadagnato la fuga, agevolata dall’assenza di barriere dissuasive al campo sportivo (nonostante le molteplici segnalazioni delle OO.SS. reiterate nel tempo).
Dopo alcuni minuti uno dei due fuggitivi, che aveva già tentato di evadere ad agosto scorso e che non era stato allontanato dal Pratello, è stato catturato dagli agenti di polizia penitenziaria e riassicurato alla giustizia.
L’altro minore, di origine marocchina, è ancora in fuga benché siano in atto ricerche da parte degli organi di polizia competente.
L’episodio odierno testimonia ed afferma – sottolinea Sarno – le difficoltà operative e gestionali che attraversano l’intero sistema della Giustizia Minorile rispetto al quale la UIL Penitenziari auspica scelte nette e chiare da parte del Ministero della Giustizia in relazione ad un suo rafforzamento perché assolva a primarie ed indispensabili funzioni sociali cui è chiamato. Quella del disagio e della devianza minorile, infatti, rappresenta una della più gravi, benché latente, questioni sociali che attraversano il Paese. La recente nomina della Pres. Chinnici infonde in noi una speranza di svolta. Ovviamente nessuno, nememno la Chinnici, può opoerare miracoli senza adeguati strumenti. Ci piace, quindi, pensare che gli intendimenti espressi dal Ministro Severino sul mantenimento in vita del Dipartimento della Giustizia Minorile e del suo rafforzamento possano essere un viatico perché la prevenzione del disagio minorile o la conseguente rieducazione e risocializzazione dei minori ristretti possa essere dotata di mezzi logistici ed economici affinchè ciò non sia solo mera affermazione di principio.
La UIL Penitenziari – conclude il Segretario Generale della UIL Penitenziari – si stringe intorno ai due colleghi vittime della brutale aggressione ed esprime loro viva solidarietà, nella speranza che possano recuperare quanto prima l’efficienza psico-fisica.