“Come si intende procedere a tutela del personale degli Enti di formazione in distacco presso le Province?”, lo chiede con un’interrogazione alla Giunta di Viale Aldo Moro Andrea Pollastri (PdL).
La Legge Regionale prevede che “La Regione, le Province e i Comuni possano stipulare convenzioni con gli organismi di formazione professionale accreditati, per l’esercizio delle proprie competenze in materia, per la realizzazione di progetti specifici, che prevedano anche l’utilizzo temporaneo di personale dipendente dai medesimi organismi”.
La Regione, a seguito di accordi sottoscritti con le Organizzazioni sindacali del settore e gli Enti di formazione, provvede di anno in anno a pagare il personale in distacco presso le Province.
Le Province hanno deliberato propri programmi pluriennali riferiti alle annualità 2011/2013, ma, a seguito della “Spending review”, non è chiaro a chi saranno le competenze relative alla formazione.
“In questo clima di incertezza – spiega Pollastri – si è, però, reso indispensabile, da parte delle Province il rinnovo delle convenzioni afferenti il personale degli Enti di formazione già interessato nelle precedenti annualità”.
“La situazione – prosegue – necessita un chiarimento per dar certezze a questo personale che, pur mantenendo la propria dipendenza giuridica ed economica con l’Organismo con il quale ha in essere il rapporto di lavoro, è oramai inequivocabilmente parte integrante delle strutture di Province, presso cui lavora da anni a supporto delle attività e per la realizzazione di progetti specifici. I distacchi, come in tanti casi, nati da una situazione temporanea, sono diventati permanenti a fronte di un’esigenza di professionalità delle Province.
C’è l’evidente rischio che, con la perdita di competenze in materia di formazione da parte delle Province, il personale in distacco non serva più né laddove oggi opera, né presso la Regione e neppure negli Enti di formazione di appartenenza, in quanto considerato oramai non più in organico”.
“Al fine di dare certezze a questi dipendenti – chiosa l’azzurro – e salvaguardarne la professionalità e l’occupazione, chiedo che si prosegua nell’assegnazione dei fondi per la stipula delle convenzioni tra Province ed Enti di formazione”.