La Squadra Mobile della Questura ha denunciato in stato di libertà 2 minori, uno di 16 e l’altro di 15 anni, per il reato di furto aggravato ai danni di alcune donne, avvenuti in città in giorni e circostanze diverse.
I fatti: nel primo pomeriggio di giovedì 27 scorso verso le ore 15:00 la centrale operativa segnalava una serie di furti operati da due individui a bordo di scooter ai danni di donne, nella zona dei parchi cittadini denominati “Gelso” e “Ottavi-Iotti”. Tra le segnalazioni pervenute spiccava quella di un testimone che individuava alcuni numeri di targa del ciclomotore e la forniva al 113.
Dai primi accertamenti risultava che poco prima, verso le ore 14:30 una donna reggiana di 40 anni, nel transitare in via Mascagni veniva affiancata da due persone a bordo di scooter e uno di essi, il passeggero, afferrava la borsetta contenuta nel cestino senza riuscire ad impadronirsene in quanto i manici erano legati allo stesso.
Poco dopo una donna di 55 anni, residente a Reggio Emilia mentre transitava in bicicletta in via Hiroshima veniva raggiunta da tergo da due giovani a bordo di scooter e nella circostanza il trasportato si impossessava della borsa che era all’interno del cestino anteriore della bicicletta.
Poco prima delle 15:00 , inoltre, una donna di 50 anni di origine ucraina, nel transitare in bici nel parco del Gelso veniva affiancata da due ragazzi in scooter e anche in questo caso quello seduto dietro si impadroniva della borsetta riposta nel cestino.
Infine, mentre erano in corso le ricerche dei due, una segnalazione al 113 riferiva di un altro tentativo di scippo all’interno del Parco Ottavi che non riusciva per la pronta reazione della vittima che però non veniva rintracciata.
Sulla base dei pochi elementi raccolti, gli agenti della “Mobile” circondavano l’area di Pieve Modolena e verso le ore 16:30 localizzavano e provvedevano a fermare un ciclomotore che corrispondeva alle segnalazioni. A bordo dello stesso vi erano due ragazzi, due studenti residenti con i genitori in città, a poca distanza dal luogo dei fatti narrati.
I giovani venivano perquisiti e all’interno delle tasche di uno di essi veniva travata la somma di 50 euro corrispondente al denaro contante frutto dei due scippi di poco prima. Pressati dagli investigatori gli stessi ammettevano le loro responsabilità in ordine ai 4 episodi del pomeriggio ed accompagnavano gli investigatori sul luogo ove avevano abbandonato le borsette.