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Mastrapasqua (Inps) sull’integrazione di Inpdap ed Enpals in Inps

“L’integrazione di Inpdap ed Enpals in Inps porterà alla creazione di un ente efficiente e trasparente, per tutti. A partire dal ruolo che devono giocare le Amministrazioni pubbliche in qualità di datori di lavoro di oltre tre milioni di lavoratori attivi. La previdenza dei dipendenti pubblici è strutturalmente deficitaria: il blocco del turn over negli enti pubblici ha creato un irreversibile sbilancio tra le entrate contributive e le uscite per prestazioni. Non è l’unica gestione in Inps ad essere in questa situazione. Ma il sistema previdenziale vive per sua natura della strutturale solidarietà tra gestioni”. Lo sostiene il presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua, a commento di quanto scritto oggi sulla stampa nazionale.

“Le cifre che riguardano la nota di assestamento di bilancio (i 5,8 miliardi di passivo della gestione Inpdap e i 10 miliardi di disavanzo patrimoniale dell’Istituto della previdenza pubblica) sono già conosciute; – continua Mastrapasqua – anche nello scorso mese di luglio sono state divulgate dalle agenzie di stampa. E questo non modifica la piena consapevolezza di una sostanziale stabilità dei conti dell’Istituto e del sistema previdenziale italiano. Gli effetti delle riforme degli anni scorsi e quelli della Monti-Fornero, che si produrranno compiutamente dal prossimo anno, hanno messo definitivamente in sicurezza i conti della previdenza italiana”.

“La situazione critica in cui versava il bilancio Inpdap era nota: non è conseguenza né dell’azione degli amministratori precedenti, né del lavoro efficiente dei dipendenti. Lo Stato ha sempre trasferito le risorse finanziarie a copertura del bilancio Inpdap, farà altrettanto nei confronti dell’Inps ora che l’Inpdap è soppresso. Il presidente e gli organi dell’Inps – conclude Mastrapasqua – hanno già evidenziato al Governo i problemi e proposto alcune ipotesi di transizione per assorbire i temporanei disavanzi, che in nulla possono modificare le prestazioni previdenziali dovute a tutti i lavoratori, pubblici e privati”.

















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