mercoledì, 19 Marzo 2025
16.1 C
Comune di Sassuolo
HomeCeramicaComuni e imprese si confrontano sulle priorità d’azione per un distretto green





Comuni e imprese si confrontano sulle priorità d’azione per un distretto green

Nella sala conferenze del Bla, a Fiorano Modenese, si è svolto ieri pomeriggio il confronto ‘Road map per la green economy di distretto’, organizzato nell’ambito della seconda edizione del Festival Green Economy di Distretto, organizzata dai comuni modenesi e reggiani del comprensorio ceramico e da Confindustria Ceramica.

Sindaci e imprenditori sono stati chiamati ad esprimersi su tre domande: cosa manca nel distretto e cosa si potrebbe fare sul fronte della sostenibilità? Cosa possono fare le istituzioni? Cosa possono fare le imprese? A confrontarsi sono stati i rappresentanti dei comuni di Casalgrande, Fiorano Modenese, Formigine, Maranello, Sassuolo e di LB, Nuova Ferrari e Zagni, Panaria Group, Rcm, Smaltochimica, System, Tecnomec Borghi.

Tutti hanno convenuto che sia prima di tutto necessario promuovere e perseguire una cultura della sostenibilità che coinvolga comunità, imprese, scuole, famiglie: ad esempio abbassare l’asticella del festival perché sia visibile a tutti e non solo agli addetti: è giusto parlare di smart city se ci sono persone ‘smart’ in grado di comprenderle. Nel confronto è emersa una sottolineatura particolare rivolta ai giovani e alle scuole di grado superiore, anche se l’educazione deve cominciare dalla prima infanzia. E’ importante che le famiglie capiscano l’importanza del risparmio energetico nell’economia domestica, la gamma di elettrodomestici e di soluzioni che il mercato offre, le premialità messe in campo. Ma non è solo una questione di risparmio; è un impegno che dobbiamo responsabilmente assumerci verso le generazioni future.

Sul fronte delle imprese c’è il riconoscimento che il sistema manifatturiero del distretto è già all’avanguardia mondiale sul fronte ‘green’ e che se si vuole fare ancora di più, bisogna continuare nell’innovazione e nella ricerca perché occorre intervenire sui processi e non solo sulle tecnologie. Viene evidenziata la difficoltà di rapporto con le grandi società di multiutility energetiche e il peso della complessità burocratica che ostacolano la ricerca e l’innovazione. Anche sul fronte della competitività e degli incentivi è necessario intervenire con più forza, perché lo sforzo green delle imprese non è ancora sufficientemente premiato e non genera sufficiente competitività.

Le criticità del distretto sul fronte green derivano dalla difficoltà a creare mobilità collettiva; per questo è importante seguire lo sviluppo che sta avvenendo di mezzi più ecologici, anche se occorre terminare le infrastrutture su rotaia e su gomma, sviluppare le piste ciclabili e i camminamenti pedonali, collegandoli con le zone industriali.

C’è il tema centrale della rigenerazione urbana quale passo obbligatorio per creare città intelligenti a misura d’uomo e sostenibili, con un possibile ruolo importante dell’industria ceramica italiana, ma con la necessità di interventi legislativi per incentivare investimenti verso le ‘smart city’.

Le amministrazioni comunali sono impegnate nel Patto dei Sindaci (superare gli obiettivi europei per ridurre entro il 2020 le emissioni CO2, incrementare del 20% l’efficienza energetica e avere una quota del 20% di energia rinnovabile nel paniere di fornitura): occorre che diventi un patto 20-20-20 ‘del distretto’, con il coinvolgimento di ogni sua componente: pubbliche amministrazioni, imprese, famiglie.

Diverse cose possono essere fatte subito e senza costi proibitivi: adottare disciplinari anche nella pubblica amministrazione per acquisti green, approfondire la necessità di incentivare la valenza green del brand ‘Made in Italy’ e/o studiare un marchio green per la ceramica, studiare un capitolato per gli appalti relativo alla posa in esterni della ceramica, avviare l’installazione di colonnine per la ricarica di auto elettriche.

E’ emersa la proposta di una sinergia pubblico-privato che coinvolga istituzioni, imprese e Confindustria Ceramica per sperimentare un esempio di edilizia green con uso della ceramica, in grado di rispondere alle normative sismiche e di diventare un modello di riferimento per la ricostruzione del post terremoto dei comuni emiliani colpiti nel maggio e nel giugno scorso.

foto di Kevin Lupo

















Ultime notizie