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Corradi (LN): “Diminuisce la natalità regionale, nel 2011 il saldo negativo è aumentato del 25 %, mentre gli aborti restano uno ogni quattro nascite”

Il Consigliere Regionale, Roberto Corradi, ha presentato una risoluzione nella quale affronta il tema della denatalità (nascite/decessi) e degli aborti.

Dopo aver evidenziato che la denatalità della Regione Emilia-Romagna (- 6.972) contribuisce per 1/5 all’intera denatalità registrata in Italia nel 2011 (- 36.000), sottolineando come l’indice di denatalità regionale nel 2011 abbia registrato un incremento (negativo) del 25%; Corradi ha richiamato i dati relativi alle interruzioni volontarie di gravidanza (IVG), che anche nel 2011 hanno superato “quota” 10.214, a fronte di 40.487 nascite, ossia un aborto ogni quattro nati.

Aumenta notevolmente il numero di IVG praticate per il tramite farmaco RU-486, con un incremento del 27,8 % rispetto all’anno recedente (1.748 casi nel 2011, erano stati 1.366 nel 2010).

Il numero di donne con figli che hanno fatto ricorso all’IVG continua ad essere maggiore (63% dei casi) rispetto a quelle che non hanno figli (il rimanente 37% dei casi). Il 42,3 per cento degli aborti è inoltre praticato da donne sposate.

A Parma la diminuzione degli aborti è inferiore rispetto alla media regionale (il ‘gap’ è di -5,2 per cento) e aumenta il ricorso alla pillola abortiva RU-486 (il 17,62 per cento sul totale nel 2011 contro il 14,4 per cento nel 2010).

Per Corradi: “L’alta percentuale di donne che ricorrono all’IVG, ed il fatto che la gran parte di loro è coniugata e con almeno un figlio, rende plausibile supporre che tale scelta sia determinata soprattutto da esigenze economiche, testimoniando l’inadeguatezza delle attuali politiche di supporto alla maternità”.

Con la risoluzione Corradi vuole impegnare la Giunta regionale ad elaborare nuove misure e obiettivi strategici a sostegno della genitorialità, con l’obiettivo di ridurre il ricorso all’IVG per motivi di disagio economico e\o sociale nella donna, ed a potenziare nei Consultori gli strumenti informativi circa le misure di sostegno alla maternità ed ai nascituri, in collaborazione con i centri di aiuto alla vita e alle strutture di volontariato.

Corradi evidenzia inoltre come ad oggi non siano ancora disponibili i dati di uno studio, promosso dalla Regione, sulla ‘La nascita nella contemporaneità”; pertanto ha chiesto alla Giunta di pubblicare quanto prima i risultati di tale ricerca, integrandola, se non fossero presenti, con i dati relativi alle motivazione che inducono molte donne coniugate con figli a ricorrere all’aborto.

















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