martedì, 29 Aprile 2025
16.1 C
Comune di Sassuolo
HomeModenaAneurisma cerebrale “gigante” curato con un bypass: per la prima volta all'Ospedale...





Aneurisma cerebrale “gigante” curato con un bypass: per la prima volta all’Ospedale di Baggiovara

Giacomo-PavesiUn eccezionale intervento di bypass cerebrale è stato realizzato nei giorni scorsi nel Nuovo Ospedale S. Agostino-Estense di Modena. L’èquipe della Neurochirurgia, diretta dal dottor Giacomo Pavesi, ha operato una sessantenne di Pavullo alla quale era stato diagnosticato un aneurisma “gigante”, vale a dire una dilatazione abnorme di un tratto di arteria (circa cinque centimetri), al cervello: con un intervento che non ha precedenti a Modena per aneurismi di queste dimensioni, è stato inserito un bypass tra le arterie cerebrali. L’operazione è durata undici ore e ha visto la partecipazione di neurochirurghi, neurologi, neurofisiologi e neuririanimatori, perché solo un approccio multidisciplinare consente un intervento che solo pochi centri in Italia sono in grado di effettuare. La paziente sta bene, è ricoverata ancora nell’Ospedale di Baggiovara e, visto che il decorso post-operatorio sta procedendo come previsto, nei prossimi giorni sarà trasferita in riabilitazione a Pavullo.

“Un aneurisma cerebrale – spiega il dottor Giacomo Pavesi – è una dilatazione circoscritta a carico di una arteria intracranica, che può causare una emorragia cerebrale con una incidenza di circa un caso ogni 10.000 persone all’anno; quando gli aneurismi cerebrali superano i 2,5 cm di diametro, come nel nostro caso, si parla di aneurismi giganti, rari ma dalla prognosi infausta, che necessita sempre dell’intervento chirurgico, per dare una speranza al paziente. In questo caso si è deciso di intervenire col bypass, invece che con la classica clip, cioè la chiusura del vaso danneggiato. La scelta è stata motivata dalla dimensione dell’aneurisma che non permetteva di chiudere il vaso senza compromettere l’afflusso di sangue”.

La paziente, residente a Pavullo, ha lamentato una graduale sintomatologia da ipertensione endocranica, caratterizzata da vari sintomi come cefalea, disequilibrio, debolezza degli arti. La paziente si è recata all’Ospedale di Pavullo dove la TAC ha evidenziato l’aneurisma. La donna è stata quindi trasferita d’urgenza a Baggiovara. L’obiettivo del bypass è mantenere un apporto di sangue sufficiente al tessuto cerebrale evitando così infarti cerebrali che possono dare un quadro clinico grave o possono provocare la morte del paziente. “Il bypass è una sutura tra le arterie cerebrali che, nella pratica, esclude la gigantesca sacca aneurismatica, senza sacrificare l’afflusso di sangue all’area operata. Si tratta di una tecnica chirurgica di rivascolarizzazione che deve essere completata nel più breve tempo possibile perché viene effettuata durante una temporanea sospensione del circolo in modo da poter suturare arterie con diametri di 4-6 millimetri, utilizzando fili di sutura che sono solamente visibili al microscopio operatorio e si avvale di importanti presidi tecnologici di controllo intraoperatorio come l’angiografia in fluorescenza e il monitoraggio neurofisiologico” spiega il dottor Pavesi.

L’esecuzione di un bypass intracranico è possibile grazie alla collaborazione tra il neurochirurgo, il il neurologo e il tecnico di neurofisiologia per il monitoraggio delle funzioni neurologiche durante l’intervento, con il neurorianimatore per il decorso intra-post-operatorio, con il neuroradiologo per la definizione diagnostica prima, durante e dopo l’intervento, e con il fisiatra per la rieducazione funzionale dopo l’intervento.

 ospedale-baggiovara

La Neurochirurgia dell’Ospedale di Baggiovara

L’Unità operativa di Neurochirurgia del Nuovo Ospedale S. Agostino-Estense è l’unico riferimento neurochirurgico della provincia di Modena; si occupa di tutte le patologie cranio-spinali vascolari, tumorali, traumatiche e degenerative, garantendo un servizio di guardia attiva 24 ore al giorno tutto l’anno. E’ un reparto con 24 letti di degenza e due sale operatorie ad alta tecnologia, con un volume di circa 1.200 ricoveri e 900 interventi all’anno. Vi lavorano 10 medici specialisti, 4 specializzandi, 21 infermieri, 1 segretaria.

 

 

















Ultime notizie