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Divieto di scoppi di petardi, fuochi d’artificio e simili a Bologna dal 24 Dicembre al 1°Gennaio

fuochi-artificio_3Il Sindaco di Bologna, Virginio Merola, ha firmato un’ordinanza per disporre il divieto di scoppi di petardi, fuochi d’artificio e simili dalle ore 12 del 24 dicembre 2012 al 1° gennaio 2013 su tutto il territorio comunale oltre che disporre il divieto, limitatamente alla notte di Capodanno, a partire dalle ore 18 del 31 dicembre 2012 fino alle ore 7 del 1° gennaio 2013, della vendita per asporto di qualsiasi tipo di bevanda in contenitori di vetro ed in lattine da parte dei pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e degli esercizi commerciali ed artigianali nelle aree pubbliche interessate alle manifestazioni.

Dalle ore 12 del 24 dicembre 2012 alle ore 7 del 1° gennaio 2013 ai detentori di materiale pirotecnico, non titolari di licenza (articolo 57 del TULPS), né autorizzati all’attuazione di manifestazioni pirotecniche in luoghi pubblici è fatto divieto di effettuare, e far effettuare, lo scoppio di petardi, mortaretti ed artifici similari e di ogni tipo di fuoco pirotecnico in luogo pubblico o di uso pubblico, e nei luoghi privati da cui possano essere raggiunte o interessate direttamente aree e spazi ad uso pubblico. E’ altresì vietato l’utilizzo di fuochi pirotecnici, non posti in libera vendita, nei luoghi privati, senza la licenza (all’art. 57 TULPS) e l’utilizzo di fuochi pirotecnici, anche posti in libera vendita, nei luoghi privati senza rispettare le istruzioni per l’uso stabilite sulle etichette e le prescrizioni contenute nel Dl 58/2010.

L’ordinanza dispone particolare vigilanza per contrastare la vendita e l’uso dei materiali pirotecnici non conformi a quanto disposto dal D.lgs n. 58/2010, (con particolare riferimento alla vendita ai minori), oltre che disporre il divieto, limitatamente alla notte di Capodanno, a partire dalle ore 18,00 del 31 dicembre 2012 fino alle ore 7,00 del 1 gennaio 2013:

– della vendita per asporto di qualsiasi tipo di bevanda in contenitori di vetro ed in lattine da parte dei pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e degli esercizi commerciali ed artigianali nelle aree pubbliche interessate alle manifestazioni del 31 dicembre 2012, in particolare nell’area delimitata dalle vie Farini, Carbonesi, Barberia, Piazza Malpighi, via Marconi, Riva Reno, Galliera, Falegnami, Righi, Moline, Castagnoli, Petroni, Piazza Aldrovandi, via Guerrazzi, Cartolerie, Castiglione, noncheè nelle vie Indipendenza, Mille, Irnerio, e nelle piazze VIII Agosto e XX Settembre, precisando che tale divieto non si applica ai pubblici esercizi in occasione del servizio a domicilio del cliente;

– dell’ abbandono da parte di chiunque di contenitori vuoti, lattine e bottiglie di vetro, la loro rottura e l’abbandono dei cocci in aree pubbliche o ad uso pubblico, con particolare riferimento a quelle sopracitate.

La somministrazione di bevande da parte dei pubblici esercizi e dei concessionari di posteggio autorizzati, deve avvenire esclusivamente versando il contenuto in bicchieri di plastica o di carta; il Corpo di Polizia Municipale del Comune di Bologna e le altre forze di Polizia verificheranno il rispetto dell’ordinanza.

Infine il Sindaco raccomanda a tutti coloro che hanno la disponibilità di aree private, finestre, balconi, lastrici solari, luci e vedute prospicienti aree pubbliche o private ad uso pubblico di limitarne e controllarne l’uso per la effettuazione di spari, scoppi, lanci di fuochi pirotecnici, mortaretti, e simili, e comunque di evitare il lancio, nonché la caduta di altri oggetti pericolosi per la pubblica incolumità, verso luoghi pubblici o di uso pubblico.

Si raccomanda a genitori e tutori di minori, di vigilare sul corretto uso dei dispositivi nei luoghi privati, sul rispetto delle istruzioni, e per evitare che i minori raccolgano ordigni inesplosi e ai proprietari di animali d’affezione, di vigilare e attivarsi affinché il disagio degli animali determinato dagli scoppi non causi danni alle persone e agli animali stessi.

Le violazioni prevedono una sanzione amministrativa di una somma che va da 100 euro a 500 euro, fatte salve le sanzioni per ulteriori illeciti.

















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