Si era spacciato per un ex compagno di scuola del figlio e approfittava del fatto di aver incontrato per caso l’anziana madre dell’amico per farsi pagare la riparazione di un computer. La donna, 80 primavere, correntista UniCredit, stava per cadere nel raggiro, ma il team dell’agenzia bancaria ha evitato il peggio. E’ accaduto questa mattina a Concordia sulla Secchia, in provincia di Modena.
Era giorno di mercato e di festa per il santo patrono. Giorno di gente a passeggio per le strade del piccolo centro. Era in giro anche l’anziana cliente di UniCredit. Stava camminando quando è stata avvicinata da un uomo in auto che le ha rivolto un sorriso e un cenno di saluto per poi attaccare discorso. “Non ti ricordi di me?”, avrebbe detto l’uomo alla pensionata. No lei proprio non si ricordava. “Ero il compagno di banco di tuo figlio”, insisteva il tizio. “Ma quale? – chiedeva la donna – ne ho sei…”. E qui il truffatore, sulla trentina, moro, occhialuto e decisamente italiano, non si è fatto trovare impreparato: “Il più piccolo – le ha risposto di getto – che, a proposito, ho visto proprio l’altro giorno. Mi ha portato il computer da riparare. Ho eseguito il lavoro, tutto a posto. Ma deve ancora pagarmi. Il conto è di 2400 euro. Sarebbe il caso di saldare”.
La donna, presa alla sprovvista, sentendosi un po’ in colpa per non aver riconosciuto subito il sedicente ex compagno di scuola del figlio e a disagio alla notizia del debito del suo caro congiunto, ha chiesto scusa soprattutto per non aver a disposizione la cifra che chiedeva: “Sono tanti. Qui non li ho. Ho poco più di 400 euro”. E ha mostrato il contenuto del portafogli all’uomo che subito ha preso il contante, rassicurando l’anziana: “Non c’è problema, qui c’è la banca, se può prelevare, io posso aspettare qui fuori… così chiudiamo il conto, saldiamo il debito”. C’era gente per strada, molta confusione. La pensionata ha esitato un po’, poi si è convinta. Lì vicino c’era una filiale UniCredit, la sua banca. Una volta in agenzia si è rivolta alla cassiera per prelevare 2000 euro. L’impiegata ha cominciato l’operazione, chiedendo intanto alla cliente come mai dovesse prelevare 2000 euro. In genere non prendeva tanti soldi e tutti insieme in una sola volta. Era insolito. L’anziana ha accennato a quanto le era accaduto proprio poco prima, ha parlato del giovane ex compagno di scuola del figlio, del debito per il computer.
Lì in agenzia c’erano anche il direttore e il responsabile territoriale dell’Ufficio Sicurezza della banca che, informati con discrezione dalla cassiera, si sono avvicinati alla cliente per chiederle qualche dettaglio in più per poi affacciarsi fuori dall’agenzia e cercare quello che, ne erano ormai convinti, era un truffatore in piena regola. Dell’uomo non c’era traccia in strada. Era giorno di festa, giorno di mercato, c’era gente e confusione. Il trentenne si era dileguato con un bottino sì, ma molto più magro di quello a cui puntava, grazie all’intervento del team UniCredit che ormai da tempo è impegnato in un vero e proprio “progetto anti-raggiri” che si articola in incontri di formazione e informazione – denominati “Occhio alle Truffe” e organizzati di volta in volta con le Forze dell’Ordine e le Istituzioni locali – che interessano sia i dipendenti che i cittadini.
Dalla filiale sono quindi stati chiamati i carabinieri che in breve si sono recati nella filiale UniCredit per le operazioni di rito e che hanno poi riaccompagnato fino a casa l’anziana cliente.