Una visita che ha inteso toccare i luoghi del territorio modenese colpiti dal sisma, ma che ha soprattutto evidenziato come, nell’emergenza, migranti e italiani, siano riusciti a costruire un nuovo modello di coesione sociale dando un esempio di convivenza.
“Non dimentichiamo cosa abbiamo vissuto con il degrado della politica in questi ultimi anni: c’è bisogno di una nuova cultura che si costruisca con la forza di esempi come quello emiliano, perché nell’esperienza modenese, non solo nelle modalità di ricostruzione del territorio, ma principalmente nel modo di essere comunità e cittadini, c’è anche la ricetta per la ricostruzione della dignità politica” ha detto l’On. Livia Turco. “Riportare a livello nazionale le scelte che le amministrazioni locali hanno fatto per costruire una comunità aperta è l’occasione per sottolineare che la buona politica esiste e che garantisce pari diritti ed opportunità” ha aggiunto Stefano Vaccari. Secondo la delegazione Pd composta inoltre da Cécile Kyenge e Khalid Chaouki che oggi hanno visitato Nonantola, Camposanto e Mirandola, tali pratiche, che da sempre hanno contraddistinto la storia delle terre emiliane e della sua gente, devono essere rilanciate a livello nazionale. “La ricostruzione in questi territori è sempre avvenuta in primo luogo in seno alla comunità – ha detto Cécile Kyenge- La nostra memoria antirazzista con il racconto di Villa Emma, i primi esempi di partecipazione politica dei migranti con i consiglieri aggiunti di Nonantola, le prassi di integrazione nelle scuole e il forte senso di solidarietà, sono un patrimonio culturale da cui partire per costruire una diversa cittadinanza per chi è nato qui, ma anche per gli italiani stessi”.
“Il diritto di voto amministrativo e il diritto di cittadinanza con le relative leggi nei primi mesi del governo Bersani – ha continuato Khalid Chaouki – vogliono essere il simbolo di un rinnovamento che tocca tutto il paese, che rispecchia una realtà proiettata nel futuro e che è già presente in Italia perché la società italiana è già di fatto meticci”.