La UIL di Modena il 18 Febbraio 2013 presso il Centro Nazareth ha promosso un convegno aperto a tutti i direttivi delle categorie della UIL che hanno portato il loro contributo alla discussione in merito alla tanto discussa controriforma delle pensioni.
La UIL ha dato a tale “riforma” un giudizio fortemente negativo. Un decreto legge sul quale si è posto immediatamente la fiducia alla Camera e al Senato realizzato senza il concorso delle parti sociali, anzi imposto a tutto il Paese in nome del risanamento.
Utile solo per fare cassa, portatrice di conseguenze drammatiche sul lavoro giovanile, sulla misura delle pensioni, su un innalzamento generalizzato e sconsiderato dell’età pensionabile che non tiene conto né dei lavori usuranti nè della condizione di salute dei lavoratori. Il tutto nel mezzo della più completa assenza di una politica industriale e di sviluppo. Non si tratta quindi solo di promuovere piccole modifiche salvaguardando gli esodati, ma occorre ripensare completamente la riforma adattandola alle tipologie di lavoro e casistiche legate alla posizione e idoneità lavorativa.
La UIL di Modena ritiene che tale pseudo riforma si debba cambiare profondamente nello stesso momento in cui le condizioni economiche del Paese lo consentiranno, con una vera riforma dello stato e dei suoi apparati, dei costi della politica, dei trattamenti previdenziali così differenti tra i lavoratori e i componenti di una ristretta casta di privilegiati cui basta una carica elettiva nella vita per maturare vitalizi milionari cumulabili con altri trattamenti. La UIL ritiene deludente il confronto in sede di campagna elettorale su questi temi sui quali le maggiori forze politiche non si sono pronunciate e ritiene di dover assumere come parte sociale l’onore e l’onere di aprire una vertenza che ristabilizzi equità e sostenibilità alla questione pensioni in tutto il Paese.
(Luigi Tollari, Segretario generale UIL Modena)
