“Volete buttare via 70mila euro per permettere a una minoranza di decidere per voi? Questo, infatti, è quello che si propone il Comitato Promotore “Quorum Zero Castelfranco Emilia” che ha iniziato a raccogliere le firme per modificare il regolamento per i Referendum consultivi. Un’operazione fatta solo per ottenere un po’ di visibilità, per farsi propaganda fregandosene del bene della nostra comunità, in perfetto stile vecchia politica”.
Così Devid Ghermandi, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio comunale commenta l’iniziativa lanciata dai grillini di Castelfranco. “La raccolta di firme – spiega Ghermandi – serve per proporre di abolire, attraverso un referendum, il quorum nelle consultazioni comunali. Se passasse i referendum locali sarebbero validi comunque, anche se a votare si fosse recata una minoranza di cittadini”.
“In questo modo – prosegue il capogruppo PD – un 20-30% dei residenti potrebbero bloccare una scelta voluta da un Consiglio che rappresenta democraticamente tutti i cittadini. Una situazione assurda che porterebbe il Comune alla paralisi, voluta da chi sapendo di non poter arrivare a governare punta solo allo sfascio, senza curarsi del bene della comunità in cui vive”.
“Per questo invitiamo tutti i cittadini – conclude Ghermandi – a non firmare questo referendum che serve solo a chi lo promuove e danneggia tutti noi. Basti pensare che solo svolgere questa consultazione costerebbe alle casse del Comune oltre 70mila euro: risorse che, tanto più in questa fase di grande difficoltà, noi vorremmo fossero spesi per il bene di tutti e non per gli interessi di qualcuno”.