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F1: GP d’Australia, primo obiettivo centrato per la Ferrari

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La Ferrari comanda il Campionato del Mondo Costruttori dopo la gara inaugurale della stagione. Un’affermazione che da sola è sufficiente per far tirare un sospiro di sollievo ai tifosi del Cavallino Rampante di tutto il mondo. Dopo i test, il primo obiettivo era dare a Fernando Alonso e a Felipe Massa una vettura molto più competitiva di quella dello scorso anno. E questa sera la F138, seppure non la più veloce del lotto, ha mantenuto tale promessa. Kimi Raikkonen ha vinto la corsa al volante della Lotus con un’impressionante strategia di due soste, con Fernando Alonso a fargli compagnia sul podio grazie al secondo posto conquistato davanti a Sebastian Vettel, terzo con la Red Bull dopo essere partito dalla pole position. La testa della Classifica Costruttori è merito anche di Felipe Massa, che ha concluso alla grande il fine settimana con un’ottima prestazione in gara che gli è valsa la quarta posizione finale.

Dopo le condizioni di asciutto e di sole a metà giornata, le nuvole si ripresentavano minacciose sull’Albert Park quando le monoposto affrontavano il loro giro di formazione. Le due F138, al pari degli altri piloti che partivano nelle prime dieci posizioni sulla griglia di partenza, montavano pneumatici Pirelli Supersoft, il che faceva prevedere pit-stop anticipati. Vettel scattava bene dalla pole position, mentre il compagno di squadre Webber scivolava dalla seconda alla settima posizione. Fulminea la partenza di Felipe che conquistava la seconda posizione, con Fernando terzo alle sue spalle al primo passaggio sul traguardo. A seguire Hamilton, Raikkonen, Rosberg, Webber, Di Resta, Button e Sutil a completare le prime dieci posizioni.

Button rientrava ai box al quarto giro, seguito nella tornata successiva da Webber, Grosjean e Gutierrez. In testa, Felipe era a 7 decimi da Vettel, con Fernando a 6 decimi dal compagno di squadra, mentre in quarta posizione Raikkonen con la Lotus seguiva il pilota ferrarista con un distacco di oltre due secondi. Il leader della corsa effettuava il primo cambio gomme al settimo giro, scivolando in nona posizione una volta rientrato in pista, il che significava che la coppia Ferrari era quindi in testa alla gara. Felipe passava agli pneumatici Medium all’ottava tornata, rientrando in settima posizione, seguito da Di Resta con la Force India. In prima posizione, il vantaggio di Fernando su Raikkonen si era ridotto sotto il mezzo secondo, con i due che rientravano contemporaneamente in pit-lane al nono giro, riprendendo la corsa nello stesso ordine. In prima e seconda pozione salivano quindi i due piloti Mercedes, con Hamilton davanti a Rosberg, seguiti da Sutil, Perez, Vettel, Massa sesto, Alonso settimo e Raikkonen ottavo. Al 12esimo passaggio, entrambe le Ferrari si sbarazzavano della McLaren di Perez.

Hamilton effettuava il cambio gomme al tredicesimo giro, con Rosberg che prendeva la via della pit-lane la tornata successiva. Sutil, l’unico del gruppo di testa a non essersi ancora fermato con la Force India, era quindi il momentaneo leader della corsa davanti a Vettel, con il pilota tedesco che precedeva Felipe di 7 decimi, lo stesso distacco che Fernando aveva nei confronti del compagno di squadra. Pit-stop per Perez con la McLaren alla 16esima tornata, che scivolava in tredicesima posizione. I distacchi tra i piloti di testa, intanto, si riducevano, con Felipe che si portava a 5 decimi da Vettel e Fernando a 6 decimi dal pilota brasiliano. Al 20esimo giro era Fernando a rientrare ai box per il secondo pit-stop per montare un altro set di Medium, per poi riprendere la corsa in settima posizione. La tornata successiva era la volta di Sutil fermarsi per il cambio gomme, così come Vettel, anch’egli per pneumatici Medium, il che voleva dire che Felipe era in testa alla gara con un vantaggio di 1,4 secondi su Raikkonen, con Hamilton a 11 secondi dal pilota Lotus. Al 23 giro Felipe montava gomme fresche, per poi ritornare in pista alle spalle di Sutil.

Al 27esimo passaggio Rosberg, terzo, si ritirava parcheggiando la sua Mercedes a bordo pista. Fernando ereditava quindi la posizione, all’inseguimento del leader della corsa Raikkonen e di Hamilton, entrambi ancora con un solo pit-stop effettuato. Alle spalle del pilota spagnolo Vettel a 1,2 secondi, seguito da Sutil, con Felipe attaccato al retrotreno della sua monoposto a soli due decimi. Al 29esimo giro, a metà gara, mentre Felipe metteva pressione su Sutil, qualche goccia di pioggia iniziava a scendere nella parte finale della pista, non sufficienti però per l’impiego di gomme rain. Ormai negli scarichi di Hamilton, Fernando tentava il sorpasso affiancando la Mercedes, portando a termine la manovra alla 31 tornata, con Hamilton che subito dopo rientrava ai box. Al 32esimo passaggio, Fernando veniva leggermente rallentato da una Caterham, permettendo così a Vettel di avvicinarsi. Raikkonen effettuava il suo secondo pit-stop al 34esimo giro, lasciando quindi la leadership della corsa a Fernando davanti a Vettel, Sutil, Felipe, con il finlandese della Lotus che ritornava in pista alle spalle del brasiliano. Con una seconda sosta così ritardata rispetto ai suo rivali, era ormai chiaro che Raikkonen sarebbe arrivato alla bandiera a scacchi senza più imboccare la corsia box. La 36esima tornata vedeva Felipe effettuare il suo terzo e ultimo pit-stop, per montare nuovamente gomme Pirelli Medium, imitato da Vettel il passaggio successivo, seguito da Button e Grosjean in ottava e nona posizione. Con 20 giri da completare sui 58 di gara, Fernando comandava la gara con un vantaggio di 10,5 secondi su Sutil quando rientrava in pit-lane per il suo terzo e ultimo pit-stop, ritornando in pista in terza posizione. Con gomme fresche, il pilota Ferrari in un primo momento riduceva drasticamente il suo ritardo su Raikkonen, ma una volta terminato il surplus di prestazioni garantito dai nuovi pneumatici, il divario tra i due si stabilizzava. Nel frattempo, Vettel aveva la meglio su Hamilton per il terzo posto, seguito poi da Felipe. Sutil, invece, non aveva ancora effettuato il suo ultimo cambio gomme, ma la Force India doveva necessariamente montare gomme Super Soft: con il tedesco che rientrava ai box dalla seconda posizione al 46esimo giro, si definiva così l’ordine di arrivo finale, almeno per le posizioni di testa, che non cambiava fino alla bandiera a scacchi sventolata al termine del 58esimo passaggio.

Per la Scuderia Ferrari un inizio di stagione molto incoraggiante, con la gara che non si è tradotta in un dominio totale della Red Bull come ci si aspettava. Non c’è comunque tempo per dormire sugli allori, dato che tra una settimana ci sarà il Gran Premio di Malesia nel caldo e umido circuito di Sepang. Sarà un’altra dura sfida, ma il risultato qui a Melbourne è di grande stimolo per tutta la squadra, in pista e in fabbrica a Maranello, per spingere intensamente sullo sviluppo della F138.

















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