Imperversano in tutto il nord Italia facendo man bassa di rame non ponendosi scrupoli da pericoli che creano con la loro azione predatoria: si pensi ai tratti ferroviari che vanno in blocco quando gli “specialisti” del rame sottraggono i cavi elettrici che ne regolano il traffico. La scorsa sera però il commando di malviventi, appartenenti ad una batteria del più nutrito popolo della banda del rame, ha alzato decisamente il tiro puntando direttamente ad un’importante centrale elettrica primaria che distribuisce ed eroga energia elettrica in diversi comuni della bassa reggiana. L’intervento dei carabinieri di Luzzara e Boretto è stato così rapido che i malviventi sono stati costretti a fuggire a piedi abbandonando sul posto un furgone rubato nella notte a Gonzaga (che sarebbe servito per caricare i cavi elettrici contenenti il prezioso rame) ed un’autovettura Opel Vectra con targa bulgara. E se la caccia all’uomo, scatenata questa notte nelle campagne della bassa reggiana, ha dato esito negativo, le indagini dei Carabinieri si stanno indirizzando sui due mezzi recuperati in quanto sono state sottoposte a rilievi con il fine precipuo di trovare risposte investigative anche in sede scientifica in quanto le impronte che sono state repertate verranno inoltrate al RIS di Parma per le indagini di laboratorio finalizzate a identificare i malviventi.
L’origine dei fatti poco prima delle 21,00 di ieri quando i ladri hanno raggiunto la centrale elettrica primaria ubicata in via Tomba del comune di Luzzara con l’intento di far man bassa di cavi elettrici che “custodiscono” il rame. L’attivazione del sistema di allarme dopo che hanno cercato di rubare induceva i malviventi a spostarsi sul retro dove praticando un foro sulla rete di recinzione si davano alla fuga abbandonando i mezzi in loro uso in quanto “finiti” nelle mani dei CC subito intervenuti e che avviavano le indagini. Sarebbero stati grossi i danni e i disagi per la popolazione se il colpo organizzato questa note sarebbe andato a segno.