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L’Assessore Severi: “Mezzavia ed ex Cisa Cerdisa uniti in progetto globale. Chiarezza e informazione le nostre priorità. Una cosa è certa. Non si può aspettare oltre”

Claudia-Severi

“La riqualificazione del comparto ex Cisa Cerdisa e del comparto Mezzavia si configura come il più importante progetto di riqualificazione per dimensione ed entità, non solo di un quartiere e di tutto Sassuolo ma addirittura dell’intero distretto, perciò necessita, per noi, del massimo grado di condivisione con la città, oltre che di un percorso chiaro, trasparente e definito in tutte le sue tappe” – ha dichiarato in merito l’assessore all’urbanistica, Claudia Severi.

 

“Come tutti sanno, quando si parla di Mezzavia, si intende l’area di sedime del palazzone che ospita attualmente la coop, quando si parla dell’ex Cisa Cerdisa si intende l’area di sedime dei fabbricati dismessi dell’ex ceramica, mentre quando si parla del comparto Cisa Cerdisa ci si riferisce ad entrambe.

 

La prima tappa, illustrata all’assemblea organizzata dal Comitato Braida, consiste nella approvazione in Consiglio Comunale del ricorso all’articolo 40 della legge regionale 20/2000, che consente non solo di velocizzare i tempi autorizzativi, riducendoli da tre anni e mezzo a 18 mesi , ma pone anche ampie occasioni di confronto, nei passaggi in Consiglio Comunale, e fa partire il piano per la bonifica. In questa fase di grave crisi economica è più che mai necessario agevolare questi interventi di riqualifiazione riducendo i processi e semplificando le procedure autorizzative per intercettare in tempo utile tutte le risorse partendo dalle fonti europee, arrivando ai finanziamenti privati.

 

Qualcuno potrebbe anche dire che quando esiste un articolo di legge lo si applica e basta. Verissimo, ma noi, nell’ottica appunto della massima partecipazione sociale, vogliamo condividere anche questo passaggio.

 

L’avvio della tappa successiva, consiste nell’apertura del “laboratorio partecipato”, previsto dalla legge, che prevede nelle fasi di definizione del progetto, il coinvolgimento diretto e attivo dell’Amministrazione, dei cittadini, di tutti i professionisti che vorranno mettere a disposizione del tavolo le loro competenze.

 

Si definiranno così, all’interno dei numeri e dei volumi stabiliti dal PSC del 2007, le tipologie degli insediamenti, dei servizi ai cittadini, gli spazi verdi, le piste ciclopedonali, l’articolata viabilità di collegamento e di servizio. Una cosa è certa. Bisogna fare di tutto per sbloccare lo stallo e per partire. Il “tempo burocratico” è un fattore produttivo che ha un grosso costo per la società. Oggi, pur in una condizione economicamente difficile, ci troviamo però in una situazione favorevole in cui c’è sia l’investitore, Coop, sia una proprietà pronta a intervenire e far partire il piano di bonifica dell’area .

 

Serviva solo lo strumento per mettere in condizione chi può di investire.

 

Da qui nasce anche il ragionamento e la proposta di intervento fatta per il comparto Mezzavia. Sia chiaro: nessun spacchettamento e nessuna divisione dei comparti. Il comparto Mezzavia e l’ex comparto industriale, dell’ex Cisa Cerdisa, restano due elementi uniti come elementi fondanti dello stesso progetto complessivo di riqualificazione chiamato Cisa Cerdisa. E’ altrettanto vero che presentando elementi e problematiche dissimili necessitano tuttavia di modalità, tempi e caratteristiche di intervento diversi. Lo ribadisco: Entrambi i comparti sono ai nastri di partenza, ma la nostra proposta è stata ed è dare il via a ciò che già può partire, ovvero il centro commerciale e il piano per la bonifica dell’ex area industriale della Cisa Cerdisa, senza vincolare il recupero della zona alla partenza contemporanea di entrambi i comparti. Ciò per fare in modo che il rilancio dell’uno, ex Cisa Cerdisa, crei i presupposti, anche in termini di entrate per la pubblica Amministrazione, oltre che di maggiore appetibilità dell’intera area per potenziali investitori, per il rilancio dell’altro comparto, Mezzavia.

 

Siamo certi che una volta avviata la riqualificazione del comparto Cisa Cerdisa, nasceranno e si moltiplicheranno le possibilità anche per il comparto Mezzavia. Su una cosa siamo altrettanto certi. L’alternativa sarebbe lasciare tutto così com’è rischiando di perdere anche gli investitori interessati e condannando l’intero quartiere che rappresenta la porta est della città ad un triste destino già segnato. E’ di questo che parleremo anche ai proprietari degli stabili che incontreremo martedì 19 febbraio. Il confronto è già aperto anche con loro e l’amministrazione è pronta ad accogliere e mediare le istanze.

 

Con l’appoggio della giunta mi sono assunta la responsabilità amministrativa di fare una scelta, e di proporla e di confrontarla nel modo più aperto e trasparente con la città.Ognuno è chiamato a fare, responsabilmente, la propria parte”

 

















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