In occasione della giornata che l’Associazione Libera dedica ogni anno alla memoria e all’impegno in ricordo delle vittime di mafia, CIR food inserisce nei menu del giorno di scuole e ospedali la pasta di semola e il pomodoro di Libera Terra. A Modena e nei Comuni di Sassuolo, Formigine, Fiorano e Spezzano e Unione Terre di Castelli saranno serviti oltre 10.000 piatti preparati con i prodotti di Libera Terra, coltivati nei terreni confiscati ai boss mafiosi dalle Cooperative Sociali che aderiscono all’associazione.
Dai terreni confiscati ai boss mafiosi nascono coltivazioni speciali, che hanno il sapore della legalità. In queste terre i giovani delle Cooperative Sociali di Libera Terra contribuiscono ogni giorno a invertire la rotta di un circuito economico ora sano e virtuoso.
Per sostenere questo lavoro CIR food ha scelto due prodotti, la pasta di semola e la passata di pomodoro siccagno corleonese, per la preparazione di oltre 32.000 pasti per scuole, ospedali e case di riposo di diversi Comuni in Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Toscana. L’iniziativa coincide con la XVIII Giornata della memoria e dell’impegno promossa da Libera in ricordo delle vittime di mafia, che ricorre come ogni anno il 21 marzo, primo giorno di primavera.
“Con questi menu speciali vogliamo tenere alta l’attenzione sia sul lavoro di Libera Terra che sull’impegno contro la criminalità organizzata – commenta il Presidente di CIR food, Ivan Lusetti – I giovani che coltivano le terre confiscate alla mafia sono un bellissimo esempio di risposta concreta e non violenta all’illegalità, un simbolo di giustizia sociale che sosteniamo con orgoglio”.
In alcune gestioni l’utilizzo di prodotti Libera Terra è esteso a tutto l’anno: in totale CIR food nel 2012 ha acquistato 10,6 tonnellate di prodotti Libera Terra.
Rafforzando un sodalizio pluriennale, nel 2013 CIR food sosterrà un’altra iniziativa di Libera, il Corso di Alta Formazione per il Contrasto Sociale alle Mafie, realizzato in collaborazione con Avviso Pubblico, Università di Padova e Banca Etica. Il percorso didattico è finalizzato a fornire competenze per riconoscere e affrontare segnali di inserimento delle mafie nella società e nell’economia del Nord d’Italia. Il corso è rivolto agli operatori di amministrazioni pubbliche e private, di servizi socio-educativi e informativi.
CIR food, inoltre, in queste settimane ha aderito, attraverso una raccolta di firme, anche alla campagna Io Riattivo il Lavoro, legge di iniziativa popolare, che contiene proposte pratiche utili a far emergere nella legalità le aziende sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata.
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CIR food – Cooperativa Italiana di Ristorazione sviluppa la sua attività in diversi segmenti di mercato con l’obiettivo di promuovere una cultura dell’alimentazione sana ed equilibrata: ristorazione collettiva (ristorazione aziendale, scolastica, sociosanitaria e militare), ristorazione commerciale, banqueting e buoni pasto. Con una produzione annua di oltre 76 milioni di pasti in 15 Regioni italiane, il Gruppo ha una forza lavoro di 11.000 persone di cui 1.200 sono cuochi e il 90% donne. A numeri così importanti corrisponde un’esperienza trentennale nella gestione diretta di cucine e centri di cottura, un know-how incentrato sui valori imprescindibili della qualità del servizio e della tutela dell’alimentazione tradizionale.