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Lettera-appello dei lavoratori del commercio ai parlamentari modenesi contro la legge sulla liberalizzazione degli orari

Il testo della lettera-appello promossa da lavoratrici e lavoratori del commercio modenese e rivolta ai parlamentari modenesi. I toni forti segnalano una situazione sempre più grave e l’urgenza di dare una risposta concreta ai temi che vengono segnalati.

 

I LAVORATORI DEL COMMERCIO AI PARLAMENTARI MODENESI: CAMBIATE SUBITO QUELLA LEGGE VERGOGNOSA!

 

Gentili Parlamentari modenesi,

siamo lavoratrici e lavoratori di aziende del commercio grandi e piccole, che alle scorse elezioni vi hanno votato, con rabbia e a volte con poca convinzione. Qualcuno di noi invece, per rabbia, non ha proprio votato. La nostra rabbia nasce da una grande violenza subita con un atto del precedente Parlamento, atto che ha rivoluzionato in peggio le nostre vite e quelle delle nostre famiglie.

Piu’ di un anno fa Deputati e Senatori che lavoravano dal martedì al giovedì, che percepivano in un mese più del nostro stipendio annuo hanno deciso di togliere ogni regola in materia di orari commerciali (unico caso in Europa). Un atto prodotto senza alcuna discussione, che oggi costringe molte centinaia di migliaia di persone a lavorare tutte le domeniche ed il giorno di Pasqua, il Primo maggio e a Natale.

Tutto questo in un paese dove i servizi pubblici non sono attivi spesso nemmeno il sabato ed in un settore dove l’80% degli occupati sono donne.

Fidandosi delle analisi interessate della ricca associazione della grande distribuzione, che prometteva mezzo milione di posti di lavoro in più, tutti i partiti hanno appoggiato quella norma, che oggi ci consegna decine di migliaia di posti di lavoro in meno, tensioni sociali e drammi familiari. Ci consegna ragazze costrette ad abbandonare il lavoro dopo una maternità, piccole imprese dove si lavora anche 150 giorni consecutivi senza riposo, la crescita a dismisura del lavoro nero e irregolare, la continua moria di esercizi commerciali.

Ci consegna purtroppo l’indifferenza delle Istituzioni e, con rarissime eccezioni, della politica. Ve la diciamo chiara e netta, Signori Parlamentari che in queste ore vi siete seduti nel vostro scranno: cambiate subito quella legge vergognosa, se non volete che alla rabbia si sostituisca il disgusto.

Lo chiediamo in particolare a quelli che tra voi conoscono la vita reale fuori dai palazzi del potere. Lo chiediamo a chi conosce o almeno riesce ad immaginare la durezza di un lavoro sottopagato dietro al banco salumi od in una macelleria, oppure cosa voglia dire allestire all’alba gli scaffali e il banco pesce, o a pulire un ipermercato di notte, o a stare 10 ore alla cassa di un supermercato alla domenica, con i figli che debbono essere portati in negozio per potere vedere la mamma.

Cari Parlamentari modenesi, quando avrete trattato i temi fondamentali che state trattando ora, vedete un po’ se riuscite a trovare il tempo per cambiare quella legge vergognosa.

Se vi sbrigate potremmo riuscire a festeggiare con voi la Santa Pasqua, il 25 aprile ed il Primo Maggio.

Cordiali saluti

 

Lavoratrici e delegati sindacali del commercio modenese

 

 

 

 

















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