Il neo-parlamentare Pd Matteo Richetti ha presentato una proposta di legge per consentire ai Comuni di sbloccare i pagamenti a favore delle imprese in deroga al patto di stabilità. Si tratta di procedere “a pagamenti in conto capitale nel limite massimo del 26 per cento dei residui passivi”: si potrebbero così utilizzare 13 miliardi di euro già presenti nelle casse dei Comuni italiani.
Non appena insediatosi, il parlamentare Pd Matteo Richetti ha già depositato un progetto di legge per consentire ai Comuni di pagare i crediti vantati dalle imprese. La proposta di legge “Disposizioni a sostegno dei Comuni per lo sblocco dei pagamenti a favore delle imprese in deroga al patto di stabilità interno” e’ costituita da un unico articolo e può essere adottata nel breve periodo. Si tratta di procedere “ai pagamenti in conto capitale nel limite massimo del 26 per cento dei residui passivi” che corrispondono a 13 miliardi di euro già presenti nelle casse dei Comuni. Tutto ciò alla luce del via libera politico della Commissione europea che ha aperto alla possibilità di conteggiare gli investimenti fuori dal deficit. Quindi, in teoria, i pagamenti in questione potrebbero anche non avere alcuna incidenza sull’indebitamento del 2013. “Vi è l’assoluta necessità ed urgenza – sostiene Matteo Richetti – di adottare misure per rendere possibile lo sblocco dei pagamenti dovuti dalle Pubbliche Amministrazioni, misure che sono divenute ormai improcrastinabili”. Per rendere più celere l’iter su questo provvedimento è stata presentata anche una mozione. Come primo atto della sua esperienza da parlamentare, Richetti coglie, quindi, il grido lanciato dei sindaci che domani, nel corso di un’iniziativa pubblica, chiederanno l’allentamento del patto di stabilità sugli investimenti per stimolare crescita e occupazione.