Si chiude sabato 23 marzo 2013 la rassegna “Piano! Andiamoci”, organizzata dalla GMI modenese, che ha visto alternarsi sei giovani straordinari esecutori provenienti da Europa e Asia, dall’Islanda all’Uzbekistan: “Il ratto di Eurasia”, si potrebbe dire. Il concerto sarà all’auditorium Marco Biagi di Modena, con inizio alle ore 17.30, e questa volta sarà il momento di Behzod Abduraimov, pianista ventitreenne dell’Uzbekistan che nell’aprile del 2009 ha riportato una sensazionale vittoria al Concorso Internazionale di Londra, eseguendo una versione definita “elettrizzante” del difficilissimo Concerto per pianoforte n. 3 di Prokof’ev alla Royal Festival Hall con la London Philharmonic Orchestra. In quell’occasione il pubblico gli ha tributato una standing ovation, e il Primo Premio gli è stato attribuito all’unanimità dalla Giuria. Abduraimov è ormai un solista affermato nel mondo, e si esibisce nei maggiori festival e teatri. È un privilegio per Modena poterlo avere protagonista della proposta culturale cittadina.
Il suo talento lo si potrà apprezzare in un programma estremamente vario, che spazia dalla musica barocca, scritta per tastiera in un tempo in cui il pianoforte era di là da venire, e che arriva fino alle grandi esplorazioni lisztiane, che del pianoforte, così come lo conosciamo ancora oggi, esplorò ogni possibile sonorità e suggestione, ricercando anche le maggiori difficoltà tecniche e i più ardui virtuosismi. Il concerto sarà aperto da tre sonate di Domenico Scarlatti (1685-1757), brevi brani con cui il pianista napoletano si dimostrò pioniere di tecniche tastieristiche nuove per i suoi tempi: la Sonata in si minore K27, la Sonata K 450 “Burlesca”, Sonata K 96 “La caccia”. Adburaimov proseguirà con la Sonata n.12 op.26 in la bemolle maggiore che Ludwig van Beethoven (1770-1827) terminò nel 1801, un brano inaugurale di una nuova fase creativa dell’autore tedesco che comprende sette sonate composte in appena due anni. Il programma proseguirà con la Fantasia op.49, un unicum nella produzione di Fryderyk Chopin (1810-1839). La seconda parte del concerto è dedicata a Franz Liszt, nella doppia veste di compositore e trascrittore straordinario. Il breve poema sinfonico Danse macabre composto nel 1874 da Camille Saint-Saëns (1835-1921 è assai noto anche nella versione originale per orchestra, e Liszt lo trascrisse per pianoforte sentendolo particolarmente affine alle proprie sensibilità (bene esemplificata dalla Totentanz o dai diversi Mephisto Waltz). Di Franz Liszt (1811-1886) Adburaimov eseguirà poi il brano Bénédiction de Dieu dans la solitude, sempre in tema “mistico religioso”, caratteristico della seconda parte della vita del musicista, che si allontanò dai bagliori della vita mondana per ritirarsi a Weimar. Infine, lo Scherzo e Marcia S 177 di Liszt/ Horowitz, un brano dinamico, vivace, colorato, le cui difficoltà originarie sono state, se possibile, aumentate dalla trascrizione di Vladimir Horowitz, con cui Abduraimov chiuderà il concerto.
Nato nel 1990 a Tashkent, capitale dell’Uzbekistan, Behzod Abduraimov ha iniziato a suonare il pianoforte a cinque anni. È stato allievo di Tamara Popovich all’Uspensky State Central Lyceum di Tashkent, e dal 2007 studia all’International Center for Music alla Park University di Kansas City come allievo di Stanislav Ioudenitch. Vincitore di numerosi premi svolge un’intensa attività concertistica da solista. Behzod si è esibito per la prima volta in concerto come solista all’età di appena otto anni con la National Symphony Orchestra of Uzbekistan e, da allora, ha tenuto numerosi recital negli Stati Uniti, in Italia, Russia e Uzbekistan.
I biglietti, da 10 e 15 euro, sono acquistabili presso Punto Touring di Piazzale San Domenico 4 a Modena (tel 059-223344), on line sul sito www.gmimo.it o il giorno stesso del concerto all’auditorium Marco Biagi (largo M.Biagi 10 – Modena) a partire dalle ore 16,30.