Lo sciopero nazionale del 22marzo 2013, proclamato dalle Segreterie Nazionali FILT FIT UILTRASPORTI UGL e FAISA per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro scaduto il 31 dicembre 2007 ha registrato, pur con qualche difficoltà, una buona adesione tra i lavoratori delle aziende operanti in Emilia-Romagna producendo di fatto un blocco dei collegamenti tra le varie aree della Regione.
Del resto la decisione di effettuare lo sciopero giunge dopo 3 rinvii; ed infatti lo sciopero, originariamente proclamato per il 16 novembre, veniva successivamente spostato prima al 14 dicembre poi all’8 febbraio.
FILT CGIL FIT CISL e UILTRASPORTI, unitamente a CGIL, CISL e UIL Emilia Romagna ritengono che l’assenza prolungata di un piano nazionale strategico dei trasporti sia peril Paese una grave carenza e persiste una notevole incertezza sulle risorse finanziarie previste per il settore, mentre la vertenza contrattuale non ha registrato i necessari passi in avanti.
In questo quadro di difficoltà, rimarchiamo con forza l’importanza strategica del settore del trasporto pubblico locale per lo sviluppo economico della nostra regione e quale fattore utile alla salvaguardia dell’ambiente e a tal fine chiedono una azione coordinata di tutte le Istituzioni (Regione, Province, Comuni) dell’Emilia-Romagna.
Il contratto unico della mobilità è strumento indispensabile per governare i processi derivanti dal percorso avviato con la Regione Emilia-Romagna, per l’aggregazione tra le Aziende del TPL e per costruire un’azienda modale (ferro/gomma) a livello regionale.
L’entità delle emissioni climalteranti di PM10 che hanno superato i limiti di legge nel 2012 è dimostrata dai ripetuti sforamenti dello stesso PM10 e ha riguardato: Parma (115), Reggio Emilia (93), Rimini (88), Modena (85), Ferrara (77), Bologna (73), Piacenza (71), Ravenna (66) e Forlì (52).
E’ anche urgente favorire la ricostruzione di una filiera industriale pubblica/privata (es.Breda/Menarini) capace di rinnovare il parco dei mezzi pubblici, che da tempo sono degradati per la loro qualità e funzionalità (es. Tasso invecchiamento in Emilia Romagna dei mezzi pubblici anni 11,63 nel 2011 mentre era 9 anni nel 2005)
Inoltre, consideriamo fondamentale il servizio pubblico locale di trasporto quale elemento di garanzia per l’esercizio del diritto costituzionale alla mobilità di ogni cittadino compresi i numerosi giovani impegnati nello studio e nella ricerca di un lavoro tutelando nel contempo e valorizzando tutti i lavoratori che nel settore vi operano.
Siamo altresì convinti che l’offerta di un servizio di qualità possa essere garantita solo valorizzando i lavoratori del settore, applicando integralmente i contratti collettivi di riferimento e coinvolgendo gli stessi lavoratori con modalità partecipative nel percorso di riorganizzazione dell’offerta dei servizi.
Come è noto, in Emilia-Romagna operano 6.200 dipendenti Trasporto Pubblico su gomma oltre 800 lavoratori Aziende Private del TPL e oltre 600 lavoratori del Trasporto ferroviario TPER. Con questo 7° Sciopero nazionale proclamato insieme alle Segreterie Nazionali FAISA-CISAL e UGL Trasporti si sollecita il Governo ad impegnare le Associazioni delle Imprese (ASTRA-ANAV) a manifestare concretamente la disponibilità a svolgere trattative conclusive e positive.
(Segreteria FILT CGIL Emilia-Romagna)