«Rilanciare l’edilizia abitativa pubblica, a partire dall’aumento del patrimonio pubblico disponibile, per garantire il diritto alla casa a tutti i cittadini, soprattutto le famiglie a basso reddito». Lo ha chiesto la responsabile provinciale del sindacato inquilini Sicet-Cisl di Modena, Eugenia Cella, aprendo il settimo congresso provinciale del Sicet.Cella ha rivelato che sono almeno 2 mila le famiglie di Modena e provincia che rischiano di essere sfrattate per morosità a causa della perdita del lavoro. Altre 3-400 famiglie a rischio si “salvano” per ora grazie al protocollo Casa 2013 firmato a gennaio da enti locali, fondazioni bancarie e sindacati, ma i cui fondi sono già esauriti. La responsabile Sicet ha ricordato che nella nostra provincia il patrimonio Erp ammonta a 6.200 alloggi dei Comuni (di cui 2.553 del Comune di Modena, che ha in lista di attesa 3.500 domande) e 831 alloggi di proprietà Acer (di cui 223 alloggi ex demanio destinati a Erp). «Gli alloggi sono insufficienti rispetto ai bisogni – ha sottolineato la responsabile del Sicet – Inoltre è troppo alta la fascia di reddito stabilita dalla Regione per la decadenza del diritto alla casa popolare: attualmente il limite è 51.462,80 euro di Ise e 34.308,60 euro di Isee. L’utente con redditi simili può tranquillamente sostenere le spese di affitto del libero mercato, al quale potrebbe accedere con un percorso di accompagnamento all’uscita garantito dal Comune. In questo modo si aumenterebbe il tasso di rotazione nel patrimonio Erp, si favorirebbe il ricambio e potrebbero liberarsi posti in graduatoria a chi ha redditi più bassi. Non sempre la casa popolare è un diritto acquisito per sempre». Per il sindacato inquilini della Cisl è necessario un piano di edilizia agevolata in locazione permanente utilizzando strumenti e strategie che sappiano attrarre investitori privati (cooperative, imprese, datori di lavoro, ecc.) da coinvolgere assieme agli investitori istituzionali (fondazioni bancarie, enti previdenziali, fondi pensione, assicurazioni, ecc). «Gli stessi investitori istituzionali, con nuovi strumenti finanziari attraverso il partenariato pubblico e privato, possono e debbono contribuire al rilancio dell’edilizia in affitto a prezzi calmierati. Lo scorso dicembre l’assessore Maletti ha annunciato che il Comune di Modena acquisterà per la prima volta immobili con le entrate dei canoni Erp (quattro milioni di euro) per dare una rapida risposta a coloro che sono in lista di attesa per un alloggio. Benissimo! Noi del Sicet – ha promesso Cella – saremo una spina nel fianco affinché il progetto venga realizzato. Continueremo anche a sollecitare l’incremento degli alloggi messi a disposizione dall’Agenzia Casa del Comune di Modena. In funzione dal 2005, ha permesso a 330 famiglie di trovare un’abitazione. L’Agenzia Casa – ha concluso la responsabile provinciale del sindacato inquilini della Cisl – è uno strumento intelligente ed efficace, che va curato, potenziato ed esteso anche ad altri Comuni».
Periodico quotidiano Sassuolo2000.it
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