Nel corso della seduta del Consiglio comunale di Carpi di giovedì 21 marzo è stato presentato dall’assessore al Centro storico Simone Morelli il Regolamento per la qualificazione urbana e l’uso degli spazi pubblici nell’insediamento urbano, da applicarsi nell’ambito territoriale rientrante nel perimetro viale Carducci-via Petrarca-viale De Amicis-via Galilei-via Fassi-via Catellani-via Garagnani.
“Col presente Regolamento – si legge nell’articolo 2 del documento – si intende raccogliere in un unico testo normativo l’insieme dei criteri tecnici, formali, compositivi e di procedimento amministrativo riguardante la collocazione di una serie di oggetti installati od installabili sugli spazi pubblici o di uso pubblico, di funzioni ed attività ad essi correlate o correlabili al fine di garantire la tutela e l’uso appropriato dei luoghi. Nel rispetto dei principi generali dell’interesse pubblico, il Regolamento persegue obiettivi di riqualificazione e valorizzazione della città storica, salvaguardia e valorizzazione del patrimonio architettonico, eliminazione di situazioni di disordine visivo e interferenza prospettica, qualificazione degli impianti e dei servizi, fruibilità degli spazi, valorizzazione delle imprese commerciali, salvaguardia delle condizioni di comfort ambientale dei cittadini residenti, armonizzazione e coordinamento degli interventi relativi alla installazione di manufatti precari e temporanei e all’insieme degli oggetti ed attrezzature a servizio delle diverse attività”.
In pratica con questo nuovo Regolamento si disciplineranno allestimento e gestione dei cantieri, manifestazioni temporanee culturali, fieristiche e ricreative, attrazioni viaggianti, ma anche fioriere ed altri elementi di arredo urbano (panche, bacheche, porta locandine, cestini, porta bici, ecc…), le concessioni precarie temporanee di suolo pubblico, prevedendo sanzioni amministrative e pecuniarie. L’assessore Morelli presentando il Regolamento ne ha sottolineato giovedì in aula le peculiarità ricordando tra l’altro che ci sarà un anno ‘di tolleranza’ prima di veder entrare in vigore tutte le norme previste dal documento, e che tra le novità c’è la possibilità per coloro che aprano cantieri in centro di utilizzare le coperture degli stessi per inserire pubblicità o sponsorizzazioni. “Abbiamo definito con queste norme le diverse vocazioni per le varie zone del centro, con prescrizioni specifiche – ha spiegato Morelli – in caso di esposizioni e manifestazioni, indicando nuove possibilità ad esempio per gli eventi gastronomici e motoristici. Rispetto agli elementi di arredo urbano come le bacheche ci impegniamo a ricreare spazi pubblici di concerto con la Soprintendenza, tenendo conto che alcuni di questi elementi di arredo sono vincolati. Toglieremo anche il manufatto che pubblicizza in piazza dei Martiri le attività del Teatro Comunale, lasciando i totem esistenti sul rialzato della stessa: in caso di manifestazioni eno-gastronomiche è infine prevista solo la presenza di cucine ad induzione senza utilizzo di bombole di gas”.
A fronte di alcune rimostranze giunte ad esempio dal capogruppo della Lega nord Argio Alboresi l’assessore Morelli ha spiegato che i gruppi consiliari hanno tanti strumenti comunicativi e non solo le bacheche pubbliche per fare conoscere le loro iniziative. “Ci prenderemo comunque l’impegno – ha detto – per definire il modo con il quale tutti coloro che intendano ottenere degli spazi possano accedere agli stessi, utilizzando magari anche lo schermo dello Iat, magari a turno”. E se il consigliere di ApC Giorgio Verrini ha affermato che per la riqualificazione del centro bisogna fare qualcosa d’altro, “visto che la zona della piazza è un ‘black hole” il collega del PdL Roberto Benatti ha invece spiegato come le bacheche vadano tolte visto che “fanno schifo e servono solo a fare divertire giovanotti che le sporcano”: i consiglieri del Pd Marco Bagnoli e Maddalena Zanni hanno preso brevemente la parola per dire come questo Regolamento sia importante per il centro storico e Roberto Arletti, sempre del Pd, ha invece dal canto suo chiesto che la cittadinanza possa partecipare con un proprio contributo per la scelta dell’arredo urbano. Roberto Andreoli, capogruppo del PdL, ha poi definito “misero” questo Regolamento, “per il quale ci sono voluti 10 anni di lavoro. E se il Pd dice che questo può rivitalizzare il centro allora vuole dire che finora non è stato vivo…Avete mancato di dimostrarci come l’amministrazione abbia scelto gli elementi di arredo urbano e non mi piace che ci imponiate di togliere quello che c’è ora in piazza”. “Grazie a questo Regolamento ho fiducia che possa sparire entro un anno la bacheca del Pd sotto il Portico del Grano – ha detto il consigliere indipendente Luca Lamma – che magari potremmo utilizzare per i documenti e gli atti del Consiglio comunale…”.
Il Sindaco Enrico Campedelli ha dal canto suo spiegato come questo atto sia “un passaggio importante, realizzato con strumenti nuovi, in nome della valorizzazione del nostro centro storico e proseguendo sulla falsariga di quanto fatto negli anni passati, anche per quello che riguarda i manufatti di arredo urbano”. E dopo che il consigliere di Fratelli d’Italia Antonio Russo ha spiegato come a suo parere non dovrebbero esserci più bacheche in piazza l’assessore Morelli ha replicato agli intervenuti ribadendo che non ci sarà bisogno di un altro regolamento per le bacheche: “interverremo, concertando, con qualche determinazione futura, sentendo il Settore competente”.
Il Regolamento è stato infine messo ai voti, ottenendo l’assenso di tutti i consiglieri presenti in aula, ad eccezione di quelli del gruppo Lega nord, che si sono astenuti.