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Bersani: situazione del Paese è drammatica, servirebbero miracoli

(Adnkronos/Ign) – “La situazione è drammatica, lo hanno detto tutti. Ieri il presidente di Confindustria è stato chiarissimo. Si pensa che la crisi sia alle nostre spalle e invece è tutta davanti a noi”. In poche parole Pier Luigi Bersani fa un sommario bilancio delle consultazioni, dopo aver visto le delegazioni dei sindacati. Il premier incaricato, in una breve pausa, ha sottolineato: “Servirebbero miracoli” per rilanciare il Paese. Tra gli incontri odierni anche quello con Don Luigi Ciotti che si è detto ottimista su una possibile soluzione per il governo. “Bersani è un uomo duro, non molla facilmente. Ce la metterà tutta per trovare una soluzione. C’è uno spirito di servizio per il bene del Paese”. “Noi esprimiamo riconoscimento, perché è da anni che chiediamo ascolto ed è la prima volta che questo accade -ha aggiunto don Ciotti-. E’ importante che ci sia un ascolto delle storie e delle speranze delle persone. O la politica recupera attenzione per chi è in difficoltà o non è politica”.Una visita, definita “graditissima” da Bersani stesso. “Oggi è il 18/esimo compleanno di Libera, per questo abbiamo fatto un bridisi -ha spiegato Bersani-. Da incaricato voglio ringraziare in veste ufficiale don Ciotti a nome di tutti gli italiani per quello che sta facendo”.Quanto a Matteo Renzi, il segretario democratico ha spiegato che non c’è stato alcun problema tra lui e il sindaco di Firenze: “Non abbiamo mai litigato”. La Direzione di questa sera, ha poi chiarito, non avrà all’ordine del giorno la discussione tra piani ‘A’ e ‘B’ di governo: “Parlerò agli organismi del partito, come dovrebbe fare il segretario sempre”.Direzione alla quale Renzi non parteciperà. “Bersani sta provando a formare un governo, e io spero che per il bene dell’Italia ce la faccia” ha dichiarato il sindaco di Firenze in un’intervista a ‘Radio Toscana’. “La mia serietà e la mia lealtà sono fuori discussione”, ha ribadito. Renzi ha poi spiegato che non andrà alla direzione nazionale del Partito democratico perché convocata all’ultimo momento, mentre lui è impegnato a Firenze. “No, per un motivo molto semplice – ha detto – E’ stata convocata all’ultimo momento, e io sto a Firenze a fare il sindaco”.

SINDACATI DA BERSANI – “La situazione è seria, per non dire drammatica – sono state le parole del segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, al termine dell’incontro – Perdiamo migliaia posti di lavoro ogni giorno mentre nelle prossime settimane molte altre aziende chiuderanno. Serve perciò una seria riduzione delle tasse e un seria riduzione dei costi della politica”.”Siamo contrarissimi a che si torni a votare” ha dichiarato dal canto suo il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, per il quale ”bisogna fare un governo, farlo a tutti costi. Non capiamo le differenziazioni a non volersi alleare. La situazione è drammatica e la politica è l’arte dell’accordo. E’ quello che fa una classe politica avveduta”.Per Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, ”serve un governo che indichi alcuni cambiamenti fondamentali”. E ”la somma delle scadenze di Tares e Imu e l’aumento dell’Iva è una miccia che va disinnescata”. Bisogna ”togliere il pagamento dell’Imu sulla prima casa fino a un valore di 1000 euro” e tra le emergenze, Camusso ha indicato ”il pagamento dei crediti delle imprese presso la pubblica amministrazione” perché ”la risposta del governo dimissionario non rappresenta quell’immissione di liquidità necessaria” a evitare la chiusura delle imprese e nemmeno ”una risposta corretta alla Commissione Ue”. E ancora il tema degli ammortizzatori, la necessità di ”sbloccare i fondi per gli amministratori locali”. Queste, avverte, sono le ”premesse per affrontare il tema della riforma istituzionale e delle misure per la trasparenza della politica”. Sono ”temi essenziali ma – ha messo in chiaro Camusso – non sufficienti a fermare la crisi”, per questo bisogna mettere l’accento su come si danno risposte al lavoro”. E da qui arriva la richiesta di un ”segno di cambiamento”, nel senso di ”occuparsi dell’economia reale”.

RETEIMPRESE – Al termine delle consultazioni con Bersani, Carlo Sangalli, presidente di Reteimprese Italia, ha fatto sapere di aver ”ribadito l’assoluta necessità e urgenza di dare subito un governo al Paese perché questo è richiesto dalla drammatica situazione economica del Paese ed è anche la richiesta delle nostre imprese che sono al collasso”. Due i fronti su cui, per Reteimprese Italia, il nuovo governo deve impegnarsi; su quello istituzionale “deve ridurre i costi della politica e fare la legge elettorale; su quello economico “deve tagliare la pressione fiscale che oggi ha raggiunto livelli insostenibili per famiglie e imprese, incompatibili con il rilancio della crescita e dello sviluppo”. Nel corso del colloquio con l’associazione che rappresenta 2 mln e mezzo di piccole imprese artigiane, del commercio e dei servizi, Bersani avrebbe ribadito le preoccupazioni per le gravi difficoltà economiche nelle quali si trova il Paese e l’urgenza di dare risposte credibili e rapide. Proprio per ridare un po’ di ossigeno alle imprese e alle ripresa dei consumi, Bersani avrebbe detto alla delegazione di Reteimprese che, qualora riuscisse a trovare una maggioranza e formare il governo, punterebbe subito le risorse disponibili sul rilancio dell’economia reale.

















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