I parlamentari Pd Ghizzoni e Baruffi avevano già annunciato, nei giorni scorsi, che stavano lavorando a un disegno di legge in materia di orari e aperture degli esercizi commerciali. Oggi Davide Baruffi propone al collega modenese Michele Dell’Orco, autore di una interpellanza in materia al ministro Passera, e al Movimento 5 stelle, a cui appartiene, di collaborare insieme per la stesura di una nuova legge che superi la liberalizzazione selvaggia delle aperture nel commercio. Ecco la dichiarazione di Davide Baruffi:
«Non si può che apprezzare l’iniziativa assunta dai colleghi del Movimento 5 Stelle a proposito della liberalizzazione delle aperture del commercio. La loro interpellanza al ministro Passera contiene anche proposte coerenti con quelle da noi avanzate per superare una situazione divenuta insostenibile per molti esercenti e lavoratori. Occorre infatti una nuova disciplina che, senza pensare di poter rimettere indietro le lancette della storia, corregga però le vistose contraddizioni e ingiustizie che la disciplina attuale ha generato, costringendo lavoratori dipendenti e autonomi, perlopiù donne, ad orari giornalieri e settimanali insostenibili. Ma un’interpellanza da sola non risolve i problemi perché, per sua natura, altro non fa che evidenziare il problema stesso, già noto. Viceversa occorre modificare una legge rivelatasi sbagliata – o quantomeno squilibrata a vantaggio della grande distribuzione – per correggerne il tiro a tutela di lavoratori dipendenti e piccoli-medi esercenti. Come? Ripristinando appunto le prerogative di Regioni e Comuni che debbono poter organizzare la programmazione della rete commerciale sotto il profilo urbanistico e nel quadro dei tempi delle città. Sapendo che Modena non è Rimini e ogni realtà locale abbisogna di una concertazione vera tra istituzioni e interessi sociali coinvolti (in questo caso piccola e grande distribuzione, consumatori e lavoratori) per definire in modo concordato ed equilibrato la propria vita di comunità, nel rispetto di tutti. Potrebbe dunque essere questo un banco di prova utile su cui collaborare in Parlamento per passare dalle parole ai fatti: se siamo d’accordo che la situazione così com’è oggi non va e c’è un’intesa sostanziale sugli obiettivi della riforma da approntare, propongo allora a Dell’Orco e ai colleghi del M5S di collaborare insieme per riscrivere insieme una legge giusta e coerente. Come annunciato nei giorni scorsi, noi stiamo lavorando in questo senso ma non siamo in cerca di primogeniture, ci interessa il risultato. Insieme possiamo coglierlo a vantaggio delle nostre comunità, facendo tesoro delle esperienze positive maturate nel tempo proprio in questa regione e in questa città, dove in modo soddisfacente era proprio stata sperimentata una concertazione efficace e sostenibile».