domenica, 15 Dicembre 2024
16.1 C
Comune di Sassuolo
HomeModenaLaboratorio partecipato di politiche urbanistiche "FacciaMo la città". Ieri la serata di...





Laboratorio partecipato di politiche urbanistiche “FacciaMo la città”. Ieri la serata di avvio

Si è svolta ieri la serata di avvio del Laboratorio partecipato di politiche urbanistiche denominato “FacciaMo la città”. Il Laboratorio si snoderà in una serie di incontri, offrendo il proprio contributo alla formulazione del Piano Strutturale Comunale di Modena. A seguire il documento che sintetizza il programma dei lavori, così come condiviso dal primo incontro.

 

Il primo incontro del

LABORATORIO PARTECIPATO DI POLITICHE URBANISTICHE PER IL PSC DI MODENA,

tenutosi il 4 aprile, presso la Palazzina Pucci, ha avuto 104 aderenti di cui una settantina presenti.

I partecipanti hanno condiviso il seguente programma di lavoro:

1 – OBIETTIVI GENERALI DEL LABORATORIO

a) Sviluppare in modo partecipato alcune proposte di metodo, vision, (regolamentazione del territorio, assetto urbanistico) su temi-­‐problemi ritenuti prioritari per il futuro del sistema urbano di Modena partendo da una pagina bianca, ma condividendo, come base comune, i principi della sostenibilità;

b) Sperimentare nuove forme di fare politica, applicata alla pianificazione del territorio;

c) Dimostrare che la partecipazione attiva, strutturata e informata, consente di individuare soluzioni condivise, fattibili, sostenibili;

d) Concorrere alla costruzione di una cultura diffusa della sostenibilità urbana, come base preliminare per la formazione di una Comunità coesa, accogliente, economicamente prospera, rispettosa della natura.

2 – PRINCIPI E VALORI DI RIFERIMENTO

-­‐ Dichiarazione di Rio sull’Ambiente e lo Sviluppo.

Approvata dall’ONU alla Conferenza Mondiale di Rio de 1992 e base delle altre risoluzioni tra cui l’Agenda 21 (n.27 principi).

-­‐ Carta di Aalborg o Carta delle città europee per lo sviluppo durevole e sostenibile.

-­‐ Dichiarazione approvata dai partecipanti alla Conferenza europea sulle città sostenibili tenutasi ad Aalborg, Danimarca, il 27.5.1994. Il documento è articolato in 3 parti, la prima delle quali dedicato alle dichiarazioni di principio: Le città europee per un modello urbano sostenibile (n.14 principi).

3 – MODALITÀ DI LAVORO

Si farà riferimento a modalità sperimentate, anche in provincia e comune di Modena, nei processi di Agenda 21 Locale e di Urbanistica Partecipata. I lavori si svolgeranno di massima nel modo seguente:

a) condivisione di principi e valori;

b) selezione di temi-­‐problemi prioritari da ricercare negli assi portanti della sostenibilità rappresentati da: economia, territorio, società, ambiente, cultura, su cui opereranno cinque gruppi di lavoro:

‐ il gruppo “economia” si occuperà della crisi economica, lavoro, imprese a partire dall’edilizia sociale, logistica delle merci,

‐ il gruppo “territorio” si occuperà di rigenerazione urbana a partire dalle aree dismesse ed ex militari e di mobilità sostenibile,

­‐ il gruppo “società” si occuperà di stato sociale e di valutazione di impatto sanitario e di sicurezza sociale,

­‐ il gruppo “ambiente” si occuperà di acqua, di qualità ambientale della città, di sicurezze territoriali dai rischi di alluvioni e terremoti,

­‐ il gruppo “cultura” si occuperà di politiche di genere, di luoghi della cultura e delle passioni, di identità della città, di istruzione e luoghi del sapere;

c) calendario incontri ( tutti i giovedì di aprile e maggio);

d) durante gli incontri tematici, prima, con l’aiuto di esperti, si condividerà la parte conoscitiva, poi l’analisi e solo dopo la fase del confronto sulle soluzioni e proposte ;

e) i lavori del laboratorio dovranno essere strutturati dividendo i partecipanti in gruppi di lavoro, formulando precise domande a cui dare risposte, fissando i tempi degli interventi, individuando facilitatori, referenti per parti specifiche e portavoce;

f) nel primo incontro di ogni gruppo verranno discussi gli scenari, nel secondo i problemi-­‐ opportunità, nel terzo le idee risolutive, nel quarto i pro e i contro cioè la fattibilità, nel quinto le priorità e le azioni, nel sesto, in plenaria;

verranno presentati i lavori svolti per una valutazione finale che deve garantire l’integrazione tra le parti;

g) si potranno organizzare visite sul territorio;

h) verranno fatti i verbali sintetici delle decisioni prese in ogni seduta e redatto un rapporto finale;

i) verrà organizzata una conferenza finale pubblica alla presenza delle autorità locali e della stampa;

4 – AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE DI PIANIFICAZIONE

Il PTCP della Provincia di Modena individua 6 Aree ottimali per una pianificazione urbanistica intercomunale, anche il PTR della Regione Emilia Romagna individua ambiti più vasti di riferimento territoriale che chiama sistemi urbani, alcuni dei quali di rilievo regionale.

Il sistema urbano di Modena è composto dalla città e dai comuni della sua cintura, insieme complesso che condivide profondi e quotidiani rapporti economici, insediativi, ambientali, di servizi, storico-­‐culturali. Si tratta dei comuni di Modena, Formigine, Castelnuovo, Spilamberto, S.Cesario, Castelfranco, Nonantola, Bomporto, Bastiglia, Soliera, Campogalliano e Rubiera (RE).

Questo territorio è ricco di risorse ambientali, sociali, economiche, culturali e di problemi, abitato da oltre 346.000 abitanti, contro i soli 186.000 del Comune di Modena. Si tratta di un vero e proprio sistema urbano complesso di rango regionale.

Il PTCP di Modena con direttiva art. 103 individua quest’area come ambito territoriale intercomunale di coordinamento delle politiche urbanistiche.

Il PSC di cui il laboratorio si occuperà sarà quello del Comune di Modena, ma le strategie, il sistema delle relazioni dovranno essere convenientemente estesi ad un ambito più ampio. Anche il quadro conoscitivo dovrebbe essere esteso ad un ambito più ampio ma necessariamente il laboratorio dovrà operare sul materiale elaborato dal Comune di Modena e che auspichiamo sia messo a disposizione sul web.

Per definire l’ambito territoriale ottimale, il laboratorio dovrà identificare i criteri da utilizzare per l’individuazione dell’ambito stesso, in relazione alle diverse problematiche.

5 – CALENDARIO INCONTRI

Il laboratorio opererà in 3 fasi:

­‐ la prima, su pagina bianca elaborerà proposte e valutazioni in parallelo alla “giuria dei cittadini” del comune di Modena, nei mesi di Aprile e Maggio per 6-­‐ 8 incontri, beneficiando del materiale conoscitivo che auspichiamo venga reso pubblico sul web e di quello di corredo del PTCP Mo e PTR ER;

­‐ una seconda fase valuterà e si esprimerà sui documenti preliminari proposti dalla Giunta;

­‐ una terza valuterà e si esprimerà sul PSC vero e proprio prima che vada in Consiglio Comunale per l’adozione.

6 – DIZIONARIO COMUNE

Importantissimo, per lavorare bene insieme, sarà dare lo stesso significato alle parole, per cui si adotteranno autorevoli glossari esistenti come quello del Manuale della sostenibilità di G. Bologna Edizioni Ambiente 2005 per i termini relativi alla sostenibilità,quello della Regione Umbria per i processi partecipativi ed altri per l’urbanistica.

Il prossimo incontro del

LABORATORIO PARTECIPATO DI POLITICHE URBANISTICHE PER IL PSC DI MODENA

è fissato per GIOVEDI 11 APRILE, alle ore 20,45 presso la Palazzina Pucci.

 

















Ultime notizie