Dopo grande attesa ecco finalmente aperto al pubblico la “Casa dei burattini di Otello Sarzi”, inaugurato oggi sabato 6 aprile in via del Guazzatoio 12 a Reggio Emilia.
All’inaugurazione presenti la presidente della provincia di Reggio Emilia Sonia Masini, Iuna Sassi assessore all’educazione del Comune di Reggio Emilia e Laura Carlini dell’IBACN (Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali della Regione Emilia Romagna), a vario titolo sostenitori dell’apertura del museo.
“Un particolare ringraziamento – ha introdotto Isabelle Roth, presidente della Fondazione Famiglia Sarzi – va alle istituzioni che hanno permesso questa apertura, la Provincia e il Comune di Reggio Emilia, l’IBC della Regione Emilia Romagna e prima il Comune di Bagnolo in Piano, che con la loro attenzione hanno permesso la realizzazione di questo museo. A cui si aggiungono molte figure, di aziende e di privati, che ci hanno accompagnato all’apertura e che speriamo ci aiutino anche in seguito a rendere questo spazio conosciuto e frequentato”.
“Arriviamo dopo un lavoro molto complesso – ha affermato la Presidente della Provincia Sonia Masini – all’inaugurazione di questi spazi di cui siamo molto orgogliosi, perché ritengo particolarmente importante qui, nella città dei bambini, essere riusciti a trovare modo di valorizzare la figura storica e le produzioni di Otello Sarzi. La Provincia si occupa di molti ambiti, tra cui quello della cultura, senza il quale non si sarebbe potuti giungere fino a qui. L’amicizia e la conoscenza dei burattini che da oggi abitano queste vie saranno per i bambini del nostro territorio una nuova opportunità di cultura e aggregazione”
“La riqualificazione e la vivibilità di questa zona della città – ha aggiunto Iuna Sassi, assessore comunale all’educazione – riqualificata di recente e piena di nuovi spazi, passa anche attraverso la promozione di realtà che sappiano valorizzare le eccellenze culturali che ci appartengono. La figura di Otello Sarzi e i suoi burattini
“Il comune di Bagnolo – ha aggiunto Daniele Ferrari, assessore alla cultura del Comune di Bagnolo – ha da molti anni seguito con interesse le vicende del grande patrimonio di Otello Sarzi, i suoi burattini che continuano, anche dopo la sua scomparsa, a portare avanti quella visione militante della vita che era del loro creatore. Siamo quindi molto felici di poter vedere finalmente l’apertura di questo spazio che tramanderà l’opera ma anche i valori di Otello”.
“La modernità dell’approccio ludico ed educativo dei burattini – ha concluso Mauro Sarzi, figlio di Otello – è una evidenza tanto nell’attenzione che i bambini ancora rivolgono agli storici spettacoli di Otello, quanto nelle collaborazioni, aperte su vari fronti e in campo medico, che li vedono protagonisti di studi su percorsi cognitivi e dell’apprendimento proprio di questi tempi. Al poter conservare e valorizzare questo patrimonio dunque si aggiunge il pregio di poter con essi guardare al futuro”.
Le attività legate all’inaugurazione proseguono domenica 7 aprile dalle 10. Per iniziare ancora attività per bambini e a seguire dalle 11 si svolgerà la Tavola rotonda dedicata a “Otello Sarzi e l’innovazione del teatro dei burattini in Italia”, a cui interverranno: Remo Melloni – storico del teatro, e Aldo de Martino – presidente Unima Italia
Nel pomeriggio il museo sarà aperto per le visite guidate.
La case dei burattini di Otello Sarzi proseguirà, anche dopo l’inaugurazione, la sua attività con aperture periodiche e attività. Tutti i sabati mattina saranno organizzati infatti laboratori per bambini di costruzioni di figure animate, con temi e tecniche differenti.
Hanno partecipato all’apertura della Casa dei burattini di Otello Sarzi: Regione Emilia Romagna, Provincia di Reggio Emilia, Comune di Reggio Emilia, IBC, Comune di Bagnolo in Piano, Fondazione Manodori, CGIL, UNIMA, La Betulla, Ist. Cervi, Associazione Cinqueti.
Il Museo “La casa dei burattini di Otello Sarzi”
L’apertura della “Casa dei burattini di Otello Sarzi” rende possibile proseguire la sistemazione dell’archivio costituito da documenti cartacei, foto, video (materiali questi presto disponibili anche on line), burattini e scene, nonché la valorizzazione di questi materiali ancora ricchi di potenzialità, di tracce di ricerca, di interpretazioni che si rinnovino continuamente nell’incontro con le differenti provocazioni della cultura contemporanea.
Nel 2012 viene stipulata una convenzione tra la Fondazione Famiglia Sarzi, la Provincia di Reggio Emilia e l’Assessorato alle Scuole del Comune di Reggio Emilia per realizzare il progetto museale della “Casa dei burattini di Otello Sarzi” ed offrire al pubblico dei bambini percorsi didattici e ludici, e a giovani e adulti testimonianze, documenti, itinerari esplorati e da esplorare, provocazioni e suggestioni artistiche teatrali.
Otello Sarzi ha lasciato in eredità alla comunità reggiana una ricchissima collezione di burattini e marionette, oggetti d’arte e invenzioni, frutto della sua inesauribile fantasia. Oltre al teatro sperimentale e a quello tradizionale, l’allestimento museale propone anche scene da spettacoli ispirati alle fiabe che hanno caratterizzato la produzione di Otello Sarzi e della sua famiglia.
La vocazione del museo è costituire un luogo che illustri passato e presente, accompagni la proiezione nel futuro del glorioso teatro di figura e stimoli i visitatori di tutte le età a partecipare, sperimentare, interagire e ritornare.
La Fondazione Famiglia Sarzi è oggi impegnata nella gestione di questo spazio espositivo che ospita anche un laboratorio didattico per bambini e adulti e nella creazione di eventi e progetti in continuità con il lavoro tracciato da Otello Sarzi. Il filo conduttore costituito dal percorso creativo di Otello è arricchito dalle testimonianze dei collaboratori e famigliari che hanno contribuito alla progettazione di esperienze e produzioni teatrali: tra questi Gigliola Sarzi Madidini, Mauro Sarzi Madidini, Rahul Bernardelli Sarzi, Mariano Dolci, Vito Minoia, Remo Melloni, Fulvio De Nigris, Isabelle
Roth e tanti altri artisti, intellettuali, organizzatori e tecnici che con Otello hanno lavorato.
Chi era Otello Sarzi?
Il maestro burattinaio Otello Sarzi (1922-2001), figlio e nipote d’arte (suo padre e suo nonno erano entrambi burattinai), profondo conoscitore, interprete e innovatore della tradizione, è stato nel contempo un incredibile creatore e sperimentatore di nuovi linguaggi. Dopo l’impegno antifascista, Otello si dedica a un teatro sociale improntato con forza e coerenza ai suoi ideali di pace e di solidarietà. Inizia il suo personale percorso artistico negli anni ’50 a Roma dove fonda il “Teatro Sperimentale dei Burattini e Marionette”. Affrontando testi di Brecht, Majakovskij, Borchert, Beckett e molti altri, è il primo in Italia ad adottare nuove forme e modalità di manipolazione delle figure animate, esplorando le potenzialità espressive di materiali eterogenei: lattice, gommapiuma, metallo e oggetti di recupero.
Nel 1969 Renzo Bonazzi, Sindaco di Reggio Emilia, Giuseppe Gherpelli, assessore alla Cultura della Provincia di Reggio Emilia e Mario Benassi, Direttore del Teatro Municipale invitano Otello Sarzi e la sua compagnia (tra i quali il figlio Mauro e Mariano Dolci) a dar vita a una originale esperienza culturale e creativa nel territorio reggiano. Inizia così un intenso lavoro di sperimentazione nelle scuole elementari e in quelle comunali dell’infanzia coordinate da Loris Malaguzzi che successivamente darà vita al laboratorio di animazione permanente Gianni Rodari, diretto poi per 40 anni da Mariano Dolci.
Durante la sua lunga carriera Otello effettua numerose tournée internazionali che lo portano con successo in Asia, in Africa, nel Nord e Sud America. Numerosi sono i riconoscimenti nazionali e internazionali ricevuti. Otello non abbandona mai l’arte della sperimentazione e colleziona collaborazioni eccellenti, come quelle con il Piccolo Teatro di Milano per il quale produce nel 1980 il “Castello di Kafka” con le musiche originali di Giorgio Gaslini e con Giancarlo Cobelli con il quale lavora per la produzione della “Mavra” di Igor Stravinskij per il Festival dei Due Mondi di Spoleto nel 1985. Fino agli ultimi anni è sulla scena con i suoi spettacoli più rappresentativi.
Ricordiamo nel 1994 la partecipazione al Festival di Santarcangelo sotto la direzione di Leo de Bernardinis.
INFORMAZIONI
Orari di apertura
dal 6 aprile al 10 giugno:
Mercoledì pomeriggio: dalle 15.00 alle 19.00
Sabato e domenica e festivi:
dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00
Ingresso: adulti 5.00 euro bambini 3.00 euro
Aperto su prenotazione nelle altre giornate
Visite didattiche guidate su prenotazione
Con animazione: costo €. 3.00 a partecipante
Con animazione e laboratorio: costo €. 5.00 a partecipante
Per l’apertura da giugno a settembre info sul sito
TUTTI I SABATO MATTINA dalle 10.30 alle 12.00
IL MIO BURATTINO, Laboratori per bambini di costruzione di figure animate
Ogni incontro svilupperà temi e tecniche diversi
€ 5 a partecipante
Prenotazione obbligatoria
Contatti
LA CASA DEI BURATTINI di Otello Sarzi
Via del Guazzatoio, 12b – Reggio Emilia (centro storico)
Tel. 331 7098958