I sindaci del Partito Democratico si sono dati appuntamento questa mattina per discutere degli effetti legati al decreto, licenziato nei giorni scorsi dal governo, che sblocca una parte dei pagamenti e dei crediti dovuti dalla Pubblica Amministrazione alle aziende private. Le considerazioni espresse dai primi cittadini sono sostanzialmente positive. Anche se tanto ancora rimane da fare.
Il decreto agevola le imprese ridando ossigeno all’economia del paese e consentendo alle Amministrazioni locali di superare i limiti imposti dal Patto di stabilità. Si rimettono così in circolo risorse (oggi indispensabili) disponibili nelle casse dei comuni con il positivo vantaggio che questo comporta.
Ma va anche detto che rimangono sempre pesantemente in campo problemi legati alla struttura delle parti correnti dei bilanci di previsione. Si tratta di problemi strutturali che non consentono ancora ai comuni di approntare i bilanci preventivi. Si tratta, nello specifico, ad esempio, dei tagli orizzontali determinati dalla spendig review e degli obiettivi e dei vincoli legati al patto di stabilità.
L’operato dell’Anci è sicuramente positivo quindi, ma molto resta ancora sul tavolo per arrivare al 30 giugno, la data ultima per approntare i Bilanci di previsione. Resta anche aperto il tema Tares, una tassa statale che non porta ulteriori entrate nelle casse comunali. Anche se viene data la possibilità ai Comuni di organizzare le rate di pagamento, infatti, questo sposta solo il problema a dicembre e non risponde alla sua sostanza, lasciando al momento inalterato il peso addossato a cittadini e imprese.
(Giammaria Manghi, Responsabile Enti Locali PD Reggio Emilia)