Con l’avvio del cantiere del nuovo viadotto sul Panaro sono partiti oggi, a Vignola, i lavori della variante alla Pedemontana. Il ponte fa parte del progetto che prevede la realizzazione di quasi 12 chilometri di strada, sei cavalcavia, due sottopassi, svincoli con le strade comunali e con la strada provinciale 623 Vignolese.
Collegando la località Ergastolo a Bazzano il nuovo tratto permetterà di snellire i collegamenti est-ovest, ma soprattutto consentirà di evitare l’attraversamento dell’abitato di Vignola, liberando il centro abitato dal traffico, in particolare quello pesante, della strada provinciale 569 Pedemontana.
I lavori, dopo una visita sul cantiere, sono stati presentati con un incontro pubblico che si è svolto al teatro Cantelli di Vignola al quale hanno partecipato, tra gli altri, Emilio Sabattini, presidente della Provincia di Modena, Egidio Pagani, assessore provinciale alla Viabilità, e i sindaci dei Comuni interessati.
“Questo intervento – ha sottolineato Sabattini – fa parte delle opere che la Provincia ha acquisito dall’Anas allo scopo di accelerarne i tempi di realizzazione. Un impegno che abbiamo assunto con responsabilità per garantire sicurezza, un ambiente più sano e collegamenti più moderni. Ora tocca all’Anas, quindi al Governo, mantenere gli impegni finanziari presi”.
Oltre alla Pedemontana, infatti, l’Anas ha trasferito alla Provincia la titolarità dei cantieri stradali della tangenziale di Nonantola e del quarto lotto della Modena – Sassuolo per un importo complessivo di 67 milioni euro. In base a un accordo tra Provincia e Anas la cifra sarà corrisposta non in un’unica soluzione ma sulla base dello stato di avanzamento dei lavori.
A Vignola, dopo la conclusione degli accordi con i proprietari dei terreni (circa 150 per un’ottantina di posizioni), la ditta che si è aggiudicata l’appalto, un’associazione temporanea di imprese guidata dalla reggiana Turchi srl, può iniziare i lavori partendo appunto dalla zona del viadotto. Le altre ditte che fanno parte del gruppo sono la Socogen spa di Pieve, la Zaccaria costruzioni di Montese e la Piacentini costruzioni di Modena.
“I lavori del ponte si concluderanno entro l’anno – annuncia Egidio Pagani, assessore provinciale alla Viabilità – mentre l’opera completa sarà terminata in circa tre anni. Si tratta di un intervento decisivo anche per snellire i collegamenti tra il distretto ceramico e l’area bolognese. Il prossimo intervento su questa arteria sarà l’avvio dei lavori per il prolungamento della Pedemontana da Pozza di Maranello a Solignano”.