il rendiconto per l’esercizio finanziario 2011 approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 17 del 26/04/2012;
i bilanci d’esercizio 2010 e 2011 di Sassuolo Gestioni Patrimoniali srl approvati a titolo autorizzatorio dal Consiglio Comunale in allegato ai rendiconti per gli esercizi finanziari 2010 e 2011;
le deliberazioni della Giunta Comunale n. 152 del13/06/2011e n. 371del 30/12/2011;
lo schema di bilancio per l’esercizio finanziario 2012 di Sassuolo Gestioni Patrimoniali srl consegnato e illustrato in sede di commissione bilancio dall’Amministratore Unico in data 29/04/2013 (allegato al presente emendamento);
la proposta di deliberazione relativa al rendiconto per l’esercizio finanziario 2012 e suoi allegati posta ai voti nella seduta del Consiglio Comunale del 30/04/2013 e non approvata;
il precedente emendamento al rendiconto presentato in data 22/04/2013 (Prot Gen. N. 11122/2013) e i suggerimenti migliorativi rilevabili dal parere rilasciato dal Collegio di Revisione del Comune in data 30/04/2013 (Prot Gen. N. 11414/2013);
l’art 20 commi 10 e 11 del DL 98/2011, convertito con L. 111/2011 che introduce nuove disposizioni in materia di patto di stabilità;
la Legge 183/2011 (Legge di stabilità 2012) con particolare riguardo alle disposizioni in materia di patto di stabilità di cui all’art. 31, commi 30 e 31e a quanto disposto in materia di ritorno al regime di tesoreria unica nel corso dell’esercizio 2012;
la circolare 5/2012 del Ministero dell’Economia e finanze, ragioneria generale dello stato;
l’art. 6, comma 19 del DL 78/2010 convertito con L. 122/2010;
gli artt. 227 e 241del D.Lgs. 267/2000;
il Regio Decreto 16 marzo 1942, n. 267 (Legge Fallimentare);
gli art. 2467 e 2497 quinques del Codice Civile;
Evidenziato che dallo schema di bilancio d’esercizio per l’esercizio 2012 di Sassuolo Gestioni Patrimoniali allegato emerge un palese stato di insolvenza dovuto ad una pluralità di fattori tra cui:
la gestione caratteristica risulta totalmente fuori controllo. Nell’esercizio 2012 le perdite di conto economico sono più che raddoppiate superando i 4,7 milioni di euro rispetto ai quasi 2 milioni di euro dell’esercizio 2011 e agli oltre 900.000 € dell’esercizio 2010;
nel triennio 2010/2012 la società ha cumulato un totale di perdite pari ad € 7.666.921 a cui si è fatto fronte con accesso alle riserve, quote illiquide in quanto immobilizzate, contribuendo ad aggravare lo stato d’insolvenza della società;
il debito di fornitura, al netto del debito bancario a lungo termine, ha raggiunto al 31/12/2012 l’importo di € 22.033.769 al quale non è possibile far fronte con la liquidità residua (€717.976 al 31/12/2012);
i costi manutentivi ordinari e straordinari, piuttosto che essere dimensionati sulla base delle risorse disponibili e delle relazioni del sindaco, del direttore generale e del direttore finanziario, sono stati ampliati anche in presenza di drastici tagli dei trasferimenti in conto esercizio e capitale da parte del socio;
i ricavi propri sono stati costantemente trascurati, come evidenziato dal calo costante dei ricavi nel triennio 2010/2012;
salvo una costante riduzione del costo del lavoro, ridotto dai 2,01milioni di euro del 2009 ai 1,34 milioni di euro del 2012, non sono state attivate azioni tese a ridurre i costi d’esercizio della società come ripetutamente certificato dal sindaco e dai diversi amministratori e consulenti che hanno condiviso la gestione della società;
è stato integralmente sfruttato il fondo di cassa liquido al 31/12/2009 di oltre 11milioni allora accantonato per il completamento delle immobilizzazioni in corso;
sono già stati smobilizzati e impiegati i principali crediti a breve termine vantati dalla società tra cui il credito fiscale di oltre 4 milioni di euro maturato nel periodo 2005/2009;
sono falliti tutti i tentativi di smobilizzare patrimonio e rimanenze al fine di garantire liquidità alla società senza ricorrere a nuova finanza, anche di natura transitoria;
sono state percorse tutte le strade di finanziamento a favore della società ricorrendo ad anticipazioni pro soluto e/o pro solvendo;
mettendo a rischio gli equilibri di bilancio del comune, sono stati erogati da parte del socio Comune di Sassuolo contributi in conto capitale mascherati da prestiti infruttiferi nel corso del 2011per un importo pari ad euro 4.042.768,00:
sono in corso azioni ingiuntive da parte dei fornitori che rischiano di indurre al fallimento la società;
Evidenziato inoltre che le scritture contabili allegate allo schema di nota integrativa presentata in commissione bilancio il 29/04/2013 evidenziano un debito di importo pari ad €4.042.768,00 a titolo di rimborso prestito infruttifero a favore del socio Comune di Sassuolo che, pur corrette dal punto di vista meramente numerico, non risultano credibili per quanto attiene ai tempi di rimborso, in quanto la previsione di restituzione entro i 12 mesi contrasta palesemente sia con le disposizioni degli artt. 2467 e 2497 quinques del Codice Civile sia con il fatto che, già nelle richieste avanzate nella primavera e nel dicembre 2011 da parte dell’amministratore unico così come nel bilancio 2011di SGP, era stata registrata la stessa previsione ovviamente disattesa almeno 3 volte;
Rilevato che, per salvaguardare il patrimonio aziendale, la capacità produttiva e, nel merito, la forza lavoro che ne costituisce il principale patrimonio intangibile, risulta necessario e indispensabile:
attivare ogni azione possibile al fine di garantire al comune la possibilità di erogare servizi di gestione e manutenzione del patrimonio, servizi che risultano affidati alla società Sassuolo Gestioni Patrimoniali srl; interrompere il ciclo apparentemente inarrestabile delle perdite e della crescente illiquidità;
evitare alla società qualsivoglia rischio di fallimento causato da azioni ingiuntive esecutive;
attivare un processo di ristrutturazione integrale dei costi, dei ricavi e dei debiti della società, ricorrendo alle procedure di ristrutturazione del debito previste dall’art. 182bis del R.D. 267/1942 (L. Fallimentare);
Valutato che, non essendo ancora stato predisposto e approvato il bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2013 e il bilancio pluriennale per gli esercizi 2013-2015, sussistono tutte le condizioni per intervenire in sede di previsione di bilancio al fine di garantire alla società gli idonei supporti finanziari in termini di erogazioni a titolo di contributi in conto esercizio e conto capitale ,per finanziare quanto non autonomamente garantito da ricavi propri, ovvero contribuire al risana mento del debito accumulato nel triennio 2010/2012;
Evidenziato che:
stante la situazione di insolvenza e l’elevato numero i importo dei crediti privilegiati. i crediti vantati dal Comune a titolo di restituzione del prestito nei confronti della società risultano di fatto postergati ai sensi dell’art. 2467 C.Civ. e, quindi. certamente non esigibili;
il prestito infruttifero, per il combinato disposto degli artt. 2467 e 2497 C.Civ. e per ormai consolidata giurisprudenza, ha assunto la natura di contributo in conto capitale ovvero di “quasi-capitale” a favore di SGP;
i saldo dei debiti vantati dal Comune nei confronti della società risultano indispensabili al fine di assistere il piano di ristrutturazione di SGP e pertanto devono essere garantiti e, nei limiti delle nuove norme in materia di patto di stabilità pubblicate in data 8/4/2012, immediatamente liquidati, anche e soprattutto per alleviare lo stato di crisi in cui sono stati indotti molti fornitori;
Evidenziato inoltre che, alla luce delle disposizioni normative e applicative nonché degli indirizzi delle sezioni regionali di controllo della Corte dei Conti richiamate, il prestito soci infruttifero di 4.042.768 €, erogato dal Comune e SGP nel corso del 2011, si configura come elusivo del patto di stabilità per l’esercizio 2011e pertanto, non essendo ammissibile la sua iscrizione all’intervento 10 “Concessione di Crediti”, del Titolo Il della spesa, deve essere rettificato nelle scritture contabili del rendiconto 2011mentre non risulta conseguentemente ammissibile conservare tra i residui attivi dell’esercizio 2011 l’accertamento di euro 4.042.768 € a titolo di riscossione di crediti in quanto evidentemente non sussistente;
Rilevato infine che risulta indispensabile:
portare chiarezza nei bilanci del Comune e di SGP al fine di iniziare il percorso di ristrutturazione del debito a cui assecondare anche la redazione del bilancio di previsione del comune;
presentare ai creditori e al ceto bancario un piano di ristrutturazione credibile che garantisca l’intangibilità dei crediti vantati dai fornitori e del patrimonio erogato a prestito;
evitare con ogni strumenti qualsiasi azione preferenziale nei confronti dei creditori, a partire dal creditore Comune di Sassuolo socio unico della società;
Evidenziato che la chiarezza e correttezza dei bilanci di Comune e SGP costituisce il primo presupposto per dare corso ad un piano di ristrutturazione in grado di garantire il patrimonio aziendale nonché gli equilibri di bilancio futuri del Comune.
Rilevato infine che la mancata approvazione del rendiconto 2012 nella seduta del 30/04/2013 offre l’occasione di apportare rettifiche al rendiconto del Comune di Sassuolo prima della predisposizione del nuovo testo deliberativo da approvarsi nei tempi previsti dagli artt. 227 e 241 del TUEL;
Tutto ciò premesso, si chiede di emendare il rendiconto dell’esercizio finanziario 2012 apportando le seguenti modifiche:
cancellare nel rendiconto del Comune il credito iscritto a residuo attivo nell’esercizio 2010 pari ad euro 715.338,79 (accertamenti 513, 126, 300 412 esercizio 2010);
cancellare nel rendiconto del Comune il credito iscritto a residuo attivo nell’esercizio 2011 pari ad euro 4.521.441,07 (accertamenti 341, 515, 18 e 316 esercizio 2011);
cancellare nel rendiconto del Comune il credito di competenza conservato a residuo nell’esercizio 2012 pari ad euro 176.843,26 (accertamenti 6, 318,429 esercizio 2012);
autorizzare la giunta ad erogare un finanziamento in conto capitale a Sassuolo Gestioni Patrimoniali l’importo di € 5.413.623,12 finalizzato alla manutenzione straordinaria 2013 del demanio pubblico e/o dei beni immobili affidati in concessione da finanziare tramite rinuncia al rimborso del finanziamento soci nonché ai crediti di fornitura di pari importo già evidenziati;
Di dare mandato al servizio finanziario, in collaborazione con il collegio di rev1s1one, di apportare alla deliberazione e a tutti i documenti contabili allegati le modifiche conseguenti al presente emendamento al fine di garantire coerenza a tutta la documentazione del rendiconto 2012 entro la nuova seduta di deliberazione da tenersi nei tempi di cui agli art. 227 e 241 del TUEL.
Di autorizzare l’Amministratore Unico di Sassuolo Gestioni Patrimoniali S.R.L. ad apportare le modifiche al bilancio e alla nota integrativa 2012 conseguenti al presente emendamento, sfruttando i maggiori termini concessi, prevedendo la redazione di un bilancio in continuità accompagnato da un piano di ristrutturazione dei debiti ex art. 182 bis L.F. da presentare ai creditori e al ceto bancario previo deposito, se necessario, al tribunale competente.
Sandro Morini