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Cadute, rapine e aggressioni: ogni mese in ospedale, ma erano le botte del marito. Ancora una storia di violenza sulle donne nel reggiano

violenza_donnePer mesi è stata costretta a dichiarare all’ospedale che le ferite subite erano da ricondurre a cadute accidentali, aggressioni e rapine ma in realtà erano la conseguenza delle agghiaccianti violenze a cui per oltre un anno è stata sottoposta dal marito. A scoprirlo, riuscendo a superare il muro di omertà dei cinesi, i Carabinieri della Stazione di Reggio Emilia Principale che hanno posto fine alle vessazioni arrestando l’uomo. Con l’accusa di maltrattamenti in famiglia i Carabinieri hanno arrestato un cittadino cinese 36enne residente a Reggio Emilia, rinchiuso presso il locale carcere a disposizione della D.ssa Maria Rita Pantani, Sostituto presso la Procura reggiana.

E’ stato l’ultimo grave episodio subito dalla moglie l’altra sera a portare alla luce l’ennesimo caso di violenza sulle donne. Le urla strazianti della ragazza sono state sentite per strada da alcuni passanti che hanno lanciato l’allarme al 112. Sebbene l’uomo abbia tardato ad aprire ai Carabinieri per ripulire la casa dal sangue e dal vetro le tumefazioni della donna hanno subito fatto comprendere cosa era successo. L’uomo, per futili motivi, aveva preso a bottigliate, sediate, calci e pugni la moglie che ricorsa alle cure mediche è stata giudicata con una prima prognosi di 10 giorni. Non è stato questo l’unico episodio di violenza subito dalla donna. Nel corso degli accertamenti i militari della Stazione di Corso Cairoli ricostruivano oltre un anno e mezzo di sopraffazioni, soprusi, violenze fisiche e psicologiche originate e proseguite nei mesi da quando la moglie scoperto che il marito aveva l’amante era intenzionata a lasciarlo.

I riscontri a queste agghiaccianti violenze i Carabinieri li hanno acquisiti presso l’Ospedale di Reggio Emilia dove dal gennaio dello scorso anno, la donna numerose volte è dovuta ricorrere alle cure per gravi lesioni anche con prognosi di trenta giorni. Lesioni che era costretta a denunciare dal marito come accidentali, originate da aggressioni o da rapine. Le lesioni refertate nei mesi dall’Ospedale e segnatamente: fratture, ferite da arma da taglio, piegatura interdigitale delle dita della mano, contusioni multiple, ferite alla testa in quanto colpita con mattone sono risultate pertanto il frutto della furia cieca e violenta del marito che è stato arrestato dai Carabinieri con l’accusa di maltrattamenti in famiglia.

 

















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