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Il nuovo sistema europeo di protezione civile oggetto di un convegno promosso dall’Università degli studi di Modena e Reggio

Il nuovo sistema europeo di protezione civile ed il suo impatto sull’ordinamento italiano al centro di un convegno di studi, organizzato dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e dal Centro di documentazione e ricerche sull’Unione Europea.

L’obiettivo dell’iniziativa, che ha ricevuto il sostegno della Fondazione Cassa Risparmio di Modena, è fare il punto sul ruolo che oggi l’UE gioca in materia di risposta ai disastri e sulle prospettive di riforma del sistema.

Secondo una recente indagine, più dell’80% dei cittadini è convinto che un intervento dell’Unione Europea sia necessario per far fronte alle catastrofi naturali più gravi. Il meccanismo europeo di protezione civile è da tempo una realtà e interviene sempre più frequentemente a fianco degli Stati colpiti, tanto che in tempi recenti sono stati approntati circa 20 interventi all’anno, per incendi forestali, alluvioni, terremoti. Solo il 38% dei cittadini, però, è consapevole delle azioni messe in campo dall’UE.

L’incontro dal titolo “Il nuovo sistema europeo di protezione civile e il suo impatto sull’ordinamento italiano: prevenzione, preparazione e risposta alle catastrofi naturali”, che si terrà lunedì 13 maggio 2013 alle ore 9.30 presso il Dipartimento di Giurisprudenza (via San Geminiano, 3) a Modena, vedrà la presenza in chiusura del Capo del Dipartimento della Protezione civile italiana, Prefetto Franco Gabrielli.

“Anche sotto il profilo della solidarietà finanziaria – afferma il prof. Marco Gestri dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – l’UE gioca un ruolo importante. L’Unione, sia pure non senza discussioni, ha deciso di varare un finanziamento di 630 milioni di euro per le aree emiliane e lombarde colpite dal terremoto del maggio 2012. Da un punto di vista operativo, gli interventi in base all’attuale meccanismo avvengono ancora su base spontanea. Dal 2011 è però in discussione una riforma del sistema europeo di protezione civile, che dovrebbe portare a una risposta maggiormente organizzata”.

Il appuntamento consentirà, nella prima parte, di fare il punto sul ruolo che oggi l’UE gioca in materia di risposta ai disastri e sulle prospettive di riforma del sistema. Oltre a importanti studiosi interverranno tra gli altri l’ing Luigi D’Angelo, che coordina le attività internazionali della Protezione civile italiana, l’on. Elisabetta Gardini, parlamentare europea alla quale è stato affidato l’importante compito di relatrice per la riforma europea della protezione civile e il dott. Alessandro Ianniello Saliceti della Commissione europea. La dott. ssa Rita Nicolini, che per conto della Provincia di Modena si è occupata del coordinamento degli interventi a seguito del sisma del 2012, illustrerà poi il ruolo che l’UE ha assunto in riferimento a quell’evento.

Nella seconda sessione, curata dal prof. Luigi Foffani dell’Ateneo modenese-reggiano e presieduta dal Procuratore presso il Tribunale di Modena dott. Vito Zincani, si discuterà degli aspetti penalistici della gestione dei rischi naturali e della risposta alle catastrofi. Si tratta di una tematica che ha assunto enorme rilievo, anche a seguito di alcuni processi che hanno visto imputati organi della protezione civile, amministratori nonché eminenti scienziati, accusati di non aver fatto il possibile per prevenire o gestire i rischi o le conseguenze di catastrofi naturali.

“La scienza penalistica – afferma il prof. Luigi Foffani dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – si interroga sui confini della responsabilità penale in materia e in quale misura possa chiedersi alla scienza di prevedere le catastrofi. Il Congegno dovrebbe rappresentare un’importante occasione per analizzare i più recenti sviluppi del diritto penale in materia, anche alla luce di concetti di derivazione europea, quale il principio di precauzione”.

Porteranno loro contributi a questa discussione autorevoli studiosi: i proff. Massimo Donini e Donato Castronuovo dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, nonché i proff. Alberto Gargani e Domenico Notaro dell’Università di Pisa.

Questi temi saranno ripresi in una tavola rotonda conclusiva ed a carattere interdisciplinare che sarà coordinata dai professori Luigi Foffani e Maurizio Mazzucchelli dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. Giuristi, scienziati ed esperti discuteranno del tema “Le domande della scienza al diritto – le domande del diritto alla scienza”. Interverranno la prof. ssa Daniela Fontana e il Direttore dell’Agenzia regionale per la protezione civile, dott. Maurizio Mainetti. Il convegno sarà chiuso, intorno alle ore 18.00 dal Capo del Dipartimento della Protezione civile italiana, Prefetto Franco Gabrielli.

Per maggiori informazioni sul programma consultare la pagina

http://www.dipgiur.unimore.it/on-line/Home/articolo3017923.html

 

















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