I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia Bologna Borgo Panigale hanno arrestato un bolognese incensurato di cinquantadue anni, magazziniere della ditta farmaceutica “AFM Bologna S.p.A”, per furto aggravato. L’episodio è accaduto qualche giorno fa, quando i Carabinieri avevano avuto la notizia che all’interno della citata azienda qualcuno aveva l’abitudine di rubare i medicinali e, presumibilmente, rivenderli in proprio.
Dopo una serie di appostamenti svolti dai militari, è stato individuato un dipendente che veniva bloccato dagli investigatori di Borgo Panigale durante la pausa pranzo, dopo che era uscito di nascosto dal magazzino per occultare alcuni medicinali all’interno della sua auto, parcheggiata li vicino. L’ispezione veicolare ha consentito di trovare un flacone di Melatonin in gocce, nascosto sotto il sedile del guidatore e altri cinque flaconi di medicinali occultati dentro il bagagliaio. La perquisizione è continuata all’interno dell’armadietto metallico, in uso all’uomo, posto negli spogliatoti adiacenti al magazzino della ditta. Dentro il guardaroba sono state rinvenute altre quarantadue confezioni di medicinali. Le scatole riportavano i codici della ditta produttrice. La vicenda è terminata nel pomeriggio a casa dell’uomo, dove i Carabinieri hanno scoperto un notevole quantitativo di medicinali provenienti dalla stessa azienda farmaceutica. Nel corso delle indagini è emerso che il magazziniere avrebbe commesso il reato per rivendersi privatamente i beni sottratti che, considerata l’indicazione terapeutica di certi prodotti, non aveva alcuna difficoltà a rivendere.
Gli SMS ricevuti dai “clienti”, contenuti nel suo telefonino, sarebbero la prova che il cinquantaduenne sapeva fare bene sia il magazziniere sia il commerciante. “Ti ricordi di guardare quel prodotto?”, “Da quante capsule?”, “Hai questo prodotto?…” “Prendimi la crema…”. L’ammontare del prezzo al pubblico dei medicinali recuperati è di circa 7.000 euro. Il magazziniere, che dovrà rispondere anche di ricettazione, è stato tradotto alla Casa Circondariale della Dozza, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria.