Andata in caserma per denunciare lo smarrimento di un documento si è ritrovata a confidare ai Carabinieri le sue preoccupazioni per le frequentazioni del figlio 17enne. Meravigliata ma nel contempo rassicurata dal fatto che i militari tenevano d’occhio il ragazzo tanto da averli visti nel recente passato arrestare un amico del figlio per spaccio di droga, la donna è andata oltre confidando il timore che il figlio facesse uso droga. Tornata a casa e forte delle “istruzioni” ricevute dai Carabinieri la donna, improvvisandosi detective, ha perquisito la stanza del figlio trovando le conferme ai suoi timori. Nel vano porta batteria di una macchina fotografica rinveniva un pezzo di sostanza resinosa avvolta su del cellophane. Precipitatasi subito in caserma ha raccontato l’esito della “perquisizione” con i Carabinieri che intervenivano a casa sequestrando la sostanza rivelatasi essere stupefacente del tipo hascisc del peso di oltre 6 grammi.
Il fatto è successo nel comprensorio ceramico reggiano.
Il ragazzo, uno studente 17enne, sarà segnalato alla Prefettura quale assuntore di sostanze stupefacenti mentre nel contempo i carabinieri han avviato le indagini per risalire al pusher chiamato a rispondere del reato di spaccio di stupefacenti aggravato dal fatto di averlo commesso ai danni di minori.
Quello della mamma è stato un gesto coraggioso, carico di un forte senso del dovere, nella speranza che possa essere servito per scongiurare situazioni più drammatiche per il figlio.
