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Terremoto: a un anno dalle prime scosse il presidente Vasco Errani traccia un bilancio della ricostruzione

a-un-anno-dal-terremotoUn anno in cui c’è stata una reazione straordinaria, frutto di una cultura profonda, di un grande lavoro di comunità. Un anno in cui è stato creato un impianto solido e flessibile, definita su una pagina bianca una gestione delle emergenze per molti versi inedita. Un anno in cui molto è stato fatto senza nascondere i problemi ma sempre tenendo ferma una priorità: le richieste dei cittadini e delle imprese terremotate sono dei diritti e come tali vanno rispettati. Ora si va avanti continuando non a porsi delle scadenze ma degli obiettivi di qualità, per uscire dal dramma del sisma più efficienti e rinnovati di prima.

E’ questo il bilancio “politico” del presidente della Regione Emilia-Romagna e Commissario delegato alla Ricostruzione, Vasco Errani, tracciato oggi nella sede di Bologna nel corso di una conferenza stampa cui hanno partecipato numerosi assessori regionali e sindaci, presidenti di Provincia e tecnici. Rappresentanti di quella squadra cui anche visivamente, in modo eloquente, Errani ha voluto attribuire l’esito di un lavoro partecipato, mai svolto accentrando le funzioni in maniera “tolemaica” intorno a un fulcro, ma anzi condividendo ogni decisione, sin dall’inizio dell’emergenza.

Intorno a quest’asse, il presidente ha coagulato, grazie al contributo dei suoi assessori, cifre e interventi, programmi e risorse, progetti e priorità che segneranno anche i futuri anni di questa ricostruzione emiliana.

Un bilancio che trova corrispettivo in una serie di iniziative a cura dell’Agenzia di informazione e stampa della Giunta regionale, che ha prodotto in collaborazione con la struttura commissariale un dossier riepilogativo di questi primi dodici mesi dalle scosse, documento consultabile e scaricabile dallo speciale sito web www.regione.emilia-romagna.it/a-un-anno-dal-terremoto. Tra qualche giorno sarà resa disponibile un’applicazione per visualizzare lo speciale sui tablet. Sullo stesso sito è visibile il documentario “L’Emilia adesso: 365 giorni dopo il sisma” e un calendario dei numerosi appuntamenti di questo mese nelle aree colpite.

Particolarmente approfondito il capitolo dedicato dal presidente Errani alle risorse, con una stima complessiva dei fondi a disposizione che “arriverà sopra i 10 miliardi, cui si debbono aggiungere i 6 miliardi resi disponibili dalla Cassa depositi e prestiti senza interessi alla restituzione. Risorse che per case e imprese dovrebbero coprire il fabbisogno”. E comunque, Errani ha voluto specificare che “in ogni caso se le risorse non dovessero essere sufficienti cercheremo una copertura. Inoltre, secondo i nostri calcoli potrebbe mancare 1 miliardo per il completo finanziamento delle opere pubbliche, cifra che potrebbe essere necessaria nei prossimi anni e che ci proponiamo di mettere a punto nei primi mesi del 2014”. E se si arrivasse a questo obiettivo, ha aggiunto, “sarebbe la prima volta che in un sistema di finanziamento del genere il cerchio trova una piena quadratura”.

Ma Errani ha voluto puntualizzare anche che “dobbiamo ancora concludere una verifica sull’incidenza reale delle assicurazioni nel computo dei danni, perché vogliamo che ogni nostra richiesta sia trasparente e seria, commisurata alla reale necessità”.

L’assessore regionale Gian Carlo Muzzarelli ha posto l’accento sul fondamentale tema delle imprese e del lavoro, sottolineando insieme a Errani un dato eloquente che rappresenta una positiva novità: nell’area del cratere i lavoratori in cassa integrazione erano 41.335 dopo il sisma, mentre oggi sono scesi a 2.627. Cifre indicative di una progressione che viene registrata anche in altri settori di intervento, a partire dalle domande per gli edifici: il totale delle pratiche in corso è di 2.660, di cui ben 600 in pagamento, con contributi concessi per oltre 40 milioni di euro, quasi 11 in pagamento. E ancora il campo sanitario e assistenziale, dove, ha ricordato l’assessore regionale Carlo Lusenti, di circa 1.800 persone divenute improvvisamente non autosufficienti solo 175, attualmente, non sono al proprio domicilio. O come il settore agricolo e agroalimentare per cui, ha ricordato l’assessore Tiberio Rabboni, sono stati rilasciati i via libera ai pagamenti per 246 imprese, e altre 140 si aggiungeranno entro giugno. Sono stati inoltre ricordati i programmi per le scuole, priorità tra le priorità, e i 1515 interventi di opere provvisionali insieme alle 400 mila tonnellate di macerie rimosse.

“Il sisma – ha commentato Errani – ci ha in qualche modo costretti a fare nuovi poli scolastici e nuove integrazioni tra i diversi livelli, anticipando così ciò che sarebbe dovuto in ogni caso accadere a livello nazionale e regionale”.

“Così come – ha detto ancora il presidente – avremo alla fine centri storici più vivibili e un sistema delle imprese innovato, frutto anche di una ricostruzione fondata su alcune regole fondamentali: la certezza della verifica di un diritto al risarcimento, il contrasto alla criminalità organizzata con il tema delle white list. Per la prima volta si sta sperimentando insieme alle Prefetture un sistema di contrasto alle infiltrazioni criminali che richiede un lavoro finora mai realizzato. Tutto ciò purtroppo richiede dei tempi, ma credo siano ben spesi”.

“E tutto questo – dice Errani – lo abbiamo fatto anche grazie al volontariato, al dipartimento della Protezione civile guidata dal prefetto Gabrielli, alla collaborazione con i vigili del fuoco, le forze dell’ordine, agli artisti che hanno donato il proprio apporto, ai tanti cittadini che con piccole e grandi donazioni hanno espresso solidarietà cui noi rispondiamo con la trasparenza e l’efficienza, mettendo tutto in rete, non come accaduto in altre situazioni”.

Infine l’attualità: il presidente ha reso noti i termini dell’audizione avuta ieri davanti alle Commissioni di Camera e Senato, in cui ha esposto ai rappresentanti del Parlamento gli emendamenti (relativi a fisco, deroga al patto di stabilità e risarcimenti alle imprese) al Decreto 43 che sposta a fine 2014 lo stato di emergenza per le zone terremotate.

 

 

 

















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