Gli davano la caccia in tutta Europa: è stato arrestato a Reggio Emilia dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Reggio Emilia che hanno dato esecuzione ad un mandato di arresto europeo. Provvedimento di cattura internazionale emesso all’indomani del 21 marzo del 2004 quando si rese protagonista di una clamorosa evasione dal carcere di massima sicurezza di Malmoe dove era ristretto. Era li detenuto sin dal 21 maggio 2003 a seguito del’arresto per traffico di stupefacenti operato il 21 maggio del 2003 allorquando fu sorpreso sdoganare oltre 9 chili di meta anfetamine. Da oltre 7 anni, grazie all’utilizzo di documenti genuini di connazionali con lui fortemente somiglianti, conduceva a Reggio Emilia una doppia vita. Da una parte la sua reale identità cancellata per non essere catturato e dall’altra le nuove identità grazie all’uso di documenti genuini intestati ad ignari connazionali sosia. Per i primi 4 anni con l’identità del lituano tizio e caio, aveva ottenuto la partita iva come imprenditore affermandosi nel settore edile. Negli ultimi anni, vuoi la crisi economica nel settore edile vuoi la necessità di cambiare identità, utilizzando documenti di altro sosia era divenuto pinco pallino affermandosi nella compravendita di autovetture.
Viveva in un appartamento della città con la convivente. A localizzarlo, al termine di complesse attività investigative i Carabinieri del Nucleo Investigativo che ieri ponevano fine alle ricerche del superlatitante facendo irruzione in un appartamento di Via Rabbeno. A nulla è valso il tentativo di depistare i Carabinieri fornendo i documenti di ‘pinco pallino’ in quanto le indagini sulle impronte hanno accertato trattarsi di R.B. 42enne cittadino lituano che veniva arrestato. Al termine delle formalità di rito è stato condotto in carcere a disposizione della competente Autorità Giudiziaria per l’estradizione in Svezia dove è stato condannato a 9 anni di carcere per traffico di stupefacenti.
