I due senatori emiliani del Pd Stefano Vaccari e Claudio Broglia hanno depositato tre specifici emendamenti, da inserirsi nella normativa nazionale in sede di conversione del decreto legge 26 aprile 2013, n. 43, che accolgono tre specifiche richieste espresse dal territorio colpito dal sisma del maggio 2012. Da una parte si chiede che contributi e donazioni arrivati ai Comuni rimangano non conteggiati nel Patto di stabilità e che rimangano sospesi i pagamenti dei mutui che i Comuni hanno stipulato con la Cassa depositi e prestiti, dall’altra si sancisce la proroga del termine per l’accesso agli incentivi previsti per gli impianti alimentati da fonti rinnovabili.
Continua il lavoro di cesello dei parlamentari Pd per far inserire nella normativa nazionale le esigenze espresse dal territorio colpito dal sisma del 2012. I senatori emiliani Stefano Vaccari e Claudio Broglia sono primi firmatari di tre specifici emendamenti che dovranno essere discussi in sede di conversione del decreto legge 26 aprile 2013, n. 43. Con il primo emendamento si chiede che i contributi e le donazioni ricevuti dai Comuni rimangano non conteggiati nel Patto di stabilità. L’emendamento in questione cambia comunque gli importi previsti in precedenza. Infatti, secondo quanto chiedono i senatori Vaccari e Broglia, l’esclusione dal Patto di stabilità interno, per gli anni 2013 e 2014, delle spese sostenute dai Comuni con risorse proprie (frutto di erogazioni liberali e donazioni da parte di cittadini privati ed imprese e finalizzate a fronteggiare i danni del sisma e per la ricostruzione) vige per un importo massimo complessivo, per ciascun anno, di 50 milioni di euro (prima erano 10). L’ammontare delle spese da escludere dal Patto di stabilità interno sarà, quindi, determinato dalla Regione Emilia-Romagna nei limiti di 44 milioni di euro (prima erano 9) e dalle Regioni Lombardia e Veneto nei limiti di 3 milioni di euro (prima erano 0,5) per ciascuna Regione per ciascun anno. Con il secondo emendamento si chiede che continuino ad essere sospesi i pagamenti dei mutui stipulati con la Cassa depositi e prestiti dai Comuni colpiti: in questo modo, la sospensione delle rate non varrà più solo per il 2012 ma anche per l’anno 2013. Infine, con il terzo emendamento, si stabilisce la proroga del termine di accesso agli incentivi previsti per gli impianti alimentati da fonti rinnovabili.