A un anno esatto dalla prima scossa di terremoto che colpì l’Emilia, il Consiglio provinciale ha dedicato la prima parte della seduta di oggi al ricordo di questo tragico evento. Il presidente del Consiglio Stefano Caliandro ha ringraziato i sindaci dei 16 Comuni del territorio provinciale colpiti dal sisma presenti in aula (Argelato, Baricella, Bentivoglio, Castel Maggiore, Castello d’Argile, Crevalcore, Galliera, Malalbergo, Minerbio, Molinella, Pieve di Cento, Sala Bolognese, San Giorgio di Piano, San Pietro in Casale, San Giovanni in Persiceto, Sant’Agata Bolognese). Caliandro ha poi ricordato le 28 vittime del terremoto che “rimarranno nella nostra storia. Nulla sarà più come prima, questo evento ha cambiato la nostra mission come amministratori e ha confermato la presenza di uno Stato e di un’articolazione di amministrazioni sul territorio in grado di rappresentare al meglio i cittadini”.
La presidente Draghetti ha sottolineato che la ricorrenza di oggi non vuole essere “un rito ma una condivisione che segna profondamente il nostro modo di essere insieme. Grazie alla corresponsabilizzazione dei nostri enti locali, sostenuti da un generoso volontariato, ben formato e ben organizzato si è evitata una deriva, come quella dell’Aquila, dove Comuni e Provincia nell’emergenza sono stati espropriati dei loro poteri, e dove alla spettacolarizzazione dei primi tempi ha fatto seguito un oblio che non corrisponde alla soluzione di alcunché. Ora – ha proseguito Draghetti – è finita l’emergenza degli sfollati, dei feriti, delle macerie, delle opere provvisionali, mentre rimane aperta quella della ricostruzione e della ripartenza produttiva. A questa le nostre istituzioni continueranno a lavorare, a questa anche la nostra Provincia vorrà continuare a dare il proprio contributo”.
La cerimonia si è conclusa con un minuto di silenzio per le vittime del terremoto.