Anche i detenuti possono contribuire a salvaguardare l’ambiente e a migliorare la qualità dei servizi nelle aree protette. E’ questo il filo conduttore del progetto che vedrà un primo gruppo di detenuti della Casa circondariale di Sant’Anna di Modena eseguire, da mercoledì 6 luglio, una serie di interventi di pulizia e ripristino dei sentieri del Parco del Frignano.
Con lo stesso obiettivo anche il Comune di Spilamberto e il Consorzio di bonifica di Burana hanno siglato di recente con i responsabili del carcere di Sant’Anna, analoghi accordi per l’impiego dei detenuti in interventi di tutela ambientale e sul verde.
Tutte queste iniziative sono promosse e finanziate dalla Provincia di Modena allo scopo di favorire il coinvolgimento dei detenuti in attività di salvaguardia della natura.
“Si tratta di un’esperienza avviata positivamente lo scorso anno – afferma Alberto Caldana, assessore provinciale all’Ambiente – che intendiamo proseguire. Siamo i primi in regione e tra i primi a livello nazionale ad avviare iniziative che vedono il coinvolgimento di detenuti in interventi di recupero ambientale. Questo tipo di attività può favorire il reinserimento della popolazione carceraria coinvolgendola in progetti di pubblica utilità”.
Il lavoro al Parco sarà svolto gratuitamente da un primo gruppo di sei detenuti (altri dieci si aggiungeranno a settembre) scelti tra quelli con un residuo di pena non superiore ai tre anni e che possono usufruire di permessi premio. I detenuti eseguiranno interventi di sistemazione, taglio dell’erba e pulizia dai rifiuti lungo i sentieri. Detenuti e operatori della Polizia penitenziaria saranno ospitati in locali messi a disposizione dal Parco.
Come sottolinea Paolo Madonna, direttore della casa circondariale di S.Anna a Modena “i detenuti rappresentano un soggetto attivo che può fornire un servizio a favore della collettività; essendo parte integrante del tessuto sociale devono diventare sempre di più una risorsa per l’intera comunità locale”.
Oltre agli interventi nel Parco del Frignano, a partire da questa estate gruppi di detenuti eseguiranno interventi di recupero ambientale lungo i canali del Consorzio di bonifica di Burana e nella zona di Spilamberto (in particolare lungo il Percorso natura del Panaro) sulla base di accordi siglati di recente con il Consorzio e con il Comune di Spilamberto.