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Solidarietà al ministro dell’Integrazione Cécile Kyenge dal Consiglio provinciale di Bologna

Cecile-Kashetu-KyengeIl Consiglio provinciale dichiara “tutta la sua indignazione e solidarietà per quanto accaduto alla neo-ministra Cécile Kyenge Kashetu colpita da attacchi personali, espressione della più greve, vile e becera sottocultura nazista, purtroppo presente nel panorama mediatico e politico nazionale” e “la condanna più ferma e convinta contro ogni forma di razzismo e discriminazione di genere”.

Queste le parole contenute nell’ordine del giorno urgente approvato ieri dal Consiglio provinciale con 20 voti a favore (Pd, Pdl, Pid, Udc, Gruppo Misto e Scelta civica) e con il voto contrario di Flaiani-Fli.

Il 30 aprile scorso infatti il quotidiano La Repubblica riportava la notizia di pesanti offese ad opera di gruppi nazi-fascisti e del deputato europeo della Lega Nord Mario Borghezio contro il ministro dell’integrazione, italiana e modenese di origini congolesi. Gli attacchi avevano come riferimento il “colore della pelle” e il genere.

Ricordando l’articolo 3 della Costituzione italiana l’odg chiede quindi “che lo Stato (Magistratura, Ministero dell’Interno, Forze di polizia) indaghi con rapidità e senza indugio alcuno, alla ricerca dei responsabili di tanta ignobile bassa violenza verbale e morale che configura il reato penale di incitamento all’odio razziale” e auspica che “tutte le forze politiche locali dichiarino in maniera chiara e netta la condanna dell’intollerabile attacco razzista e misogino” e che “la Ministra accetti l’invito di presenziare ad una seduta consiliare avente ad oggetto la cittadinanza italiana”.

L’odg, sottoscritto da Tommasi e Sorbi (Udc) Sabbioni, Guidotti e Tartarini (Scelta civica) Vannini (Pd) Venturi (Fds) e Finotti (Pdl), segnala infine al Parlamento europeo che “al proprio interno siede un parlamentare, Mario Borghezio, che con le sue dichiarazioni contro un ministro della Repubblica italiana, ha palesemente violato i principi della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea che sancisce il divieto di ogni discriminazione e i valori fondanti di libertà, democrazia, uguaglianza, rispetto dei diritti umani, compresi i diritti delle persone appartenenti a minoranze.”

 

















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