“Un anniversario importante, quello della prima scossa di terremoto di un anno fa – afferma Luca Ghelfi, portavoce del Pdl di Modena – un momento per ricordare chi non c’è più, per fare un bilancio di un anno di ricostruzione, e magari guardarsi in faccia in maniera onesta per dirsi con chiarezza che molto è stato fatto dai privati, con le loro forze, e poco è stato fatto per loro dalle istituzioni. 150 ordinanze regionali per tappare i buchi, un rincorrersi di cambiamenti che i piccoli imprenditori hanno faticato a seguire. Le scuole sono state fatte, è vero, ma le imprese aspettano: attendono un sistema più agile per richiedere i contributi, che infatti ancora sono lì in attesa.
Le scuole sono importanti, i bambini dovevano avere certezze, ma non si può fermarsi a questo per dire che c’è stata una buona ricostruzione: questo è il primo terremoto “Industriale” della nostra storia. Se la produzione non riprende il prima possibile, molti posti di lavoro saranno perduti. 6 miliardi fermi per un sistema farraginoso sono troppi. E infine giugno e le sue scadenze di pagamento per i terremotati è vicino: e in questo di esemplare c’è davvero poco”.
