Bene la presa di posizione della Regione sulle trivellazioni, ma il tema dell’approvvigionamento energetico va affrontato in modo più incisivo e più approfondito.
Lo dimostra anche la notizia del riavvio dell’operazione sull’ex zuccherificio di Massa Finalese che prevede una centrale a biomasse da 12,5 MW, alimentata a sorgo da coltivare in filiera corta. Un impianto che oltre ad essere impattante dal punto di vista ambientale pone un serio problema sul futuro della nostra agricoltura. Le monocoltivazioni intensive, necessarie ad alimentare l’impianto, impoveriscono il terreno e compromettono definitivamente il nostro tessuto rurale. Senza dimenticare il tema di un’agricoltura non più votata all’alimentazione umana, ma alla produzione energetica.
Per SEL Area Nord servono invece politiche focalizzate al risparmio energetico sia nell’edilizia, pubblica e privata, sia nell’industria, e per questo occorre mettere a disposizione ulteriori risorse, competenze e agevolazioni. Solo così possiamo pensare di uscire da questa continua ed estenuante richiesta di attivazione di impianti per la produzione di energia o per la ricerca e lo stoccaggio di idrocarburi.
In quest’ottica sarebbe importante incentivare il risparmio energetico in maniera più incisiva, prevedendo maggiori agevolazioni per i miglioramenti energetici e andando oltre il 15% previsto dalle attuali ordinanze in materia. Servirebbe inoltre un piano per il rilancio di una agricoltura moderna, ma attenta alla qualità e al territorio, e per evitare scelte economicamente più vantaggiose nell’immediato, ma che porrebbero gravi problemi nel medio e lungo termine.
Per noi affrontare questi aspetti è una priorità assoluta, che può trasformare i problemi che abbiamo davanti in un’opportunità da non perdere per ripensare allo sviluppo del nostro territorio.
(Jonathan Molinari, Sinistra Ecologia e Libertà Area Nord)