Europa, Est Europa, Russia e America Latina sono le mete privilegiate dalle imprese della regione. E’ questo il risultato dell’indagine promossa da CNA Servizio Estero, la società di servizi di CNA Reggio Emilia nata per supportare le attività all’estero delle imprese, con il patrocinio della Provincia di Reggio Emilia e della Camera di Commercio reggiana.
La ricerca, che è stata presentata questa mattina a Palazzo Allende da Pierluigi Saccardi, vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia, Francesco Fontanili, vicepresidente Camera di Commercio di Reggio Emilia, e da Alfeo Carretti, presidente di CNA Servizio Estero, è servita ad analizzare le esigenze del tessuto imprenditoriale locale in materia di internazionalizzazione, per conoscere e approfondire i bisogni sia delle imprese che vorrebbero aprirsi a nuovi mercati che delle imprese che vogliono affermare la propria presenza nei paesi in cui sono attive già da tempo.
“Da sempre le nostre imprese vantano tra le loro peculiarità la forte vocazione all’export – ha affermato il vicepresidente Pierluigi Saccardi nell’apertura del suo intervento – Il dato 2012 relativo alle esportazioni supera gli 8 miliardi e 300 milioni. Sempre nel 2012 Reggio è al 12esimo posto nella classifica delle province italiane esportatrici e terza in regione, subito dopo Modena a Bologna. Gli indicatori – ha proseguito Saccardi – confermano la vocazione internazionale del territorio e la tenuta dell’economia reggiana. Alla luce di queste considerazioni giudico quindi positivamente questa indagine, che ci permette di aiutare le imprese nello sforzo di internazionalizzazione, favorendo la penetrazione delle nostre imprese in tutto il mondo”.
All’indagine, svolta a inizio 2013, hanno partecipato circa 200 aziende operanti in diversi settori: il 31% nella meccanica, il 10% nel settore packaging and food processing e nel tessile e calzaturiero, l’8% nel settore edile e legno arredo. Gli obiettivi dichiarati di quest’analisi esplorativa sono molteplici: innanzitutto, agevolare le istituzioni nell’individuazione dei bisogni oggettivi delle imprese emiliano-romagnole affinché possano tenerne conto nell’elaborazione delle politiche per incentivare l’internazionalizzazione; sviluppare nuovi servizi e intensificare la coesione e le sinergie tra le aziende per identificare percorsi comuni con cui affermarsi all’estero.
Francesco Fontanili, vicepresidente della Camera di Commercio, ha sottolineato come “la Camera investa sull’internazionalizzazione un quarto del proprio bilancio. Le nostre azioni sono in linea con le esigenze che escono da questo rapporto. Ci rivolgiamo infatti a territori come Russia, Balcani, America latina etc. Dobbiamo aver ben presente che l’export rimane un fattore di grande forza per le nostre imprese, resta infatti l’elemento trainante rispetto a un mercato interno ancora in crisi”.
I risultati sono chiari. Per quanto riguarda le aree geografiche di particolare interesse per creare nuove opportunità di business ai primi posti ci sono i Paesi dell’Unione Europea e dell’Est Europa, la Russia e l’America Latina. Una forte attrazione è esercitata anche da Asia, Medio Oriente e Nord Africa.
“In questo momento l’importante è il fare, e mi piacerebbe che attorno a questo tavolo oggi ci fossero anche altre associazioni – ha aggiunto Alfeo Carretti, presidente di Cna estero – Anche io credo che ci sarà una ripresa nel secondo semestre dell’anno, come è stato detto, purché ci sia una stabilità di governo. E questo lo dico anche guardando la situazione delle mie imprese che operano nel settore metalmeccanico. La strada da scegliere è quella della qualità, è la nostra carta vincente. Quello che invece manca è il sistema Italia. Abbiamo difficoltà a far venire i nostri clienti in Italia a controllare la merce, e questo per colpa degli apparati delle ambasciate e dei consolati. Ed è proprio nell’ottica di fare sistema che io credo dovremmo formare un tavolo sull’internazionalizzazione. Dobbiamo dare opportunità alle aziende di avere nuovi spazi, secondo me un tavolo è fondamentale proprio per essere coordinati. Io continuo a dire che piccolo e bello – ha concluso Carretti – ma sono convinto che piccolo sia possibile solo se sostenuto da un sistema organizzato”.
Tra le tipologie di servizi più apprezzati e richiesti dagli imprenditori spiccano le missioni imprenditoriali (50%), le ricerche di mercato (46%), gli incontri B2B (42%) e il supporto per reperire informazioni commerciali su partner esteri (36%). A seguire i servizi di consulenza doganale, assicurazione del credito estero, rimborso IVA estera, traduzioni e interpretariato, formazione.
Un dato significativo riguarda alcuni servizi la cui domanda è in netta crescita rispetto al passato come i servizi di assistenza per l’ottenimento di certificazioni (20%) e di assistenza per le spedizioni internazionali (18%).