Dal primo di luglio 2013, i biglietti e gli abbonamenti del trasporto pubblico gestito da Seta s.p.a. dovranno essere cambiati per l’adeguamento dei sistemi di bigliettazione a nuovi standard, di conseguenza gli utenti, pur già in possesso di tessera magnetica (abbonamento o a scalare), saranno “obbligati a pagare l’acquisto di una nuova tessera”, con le stesse funzioni della precedente.
Lo segnala il consigliere Andrea Leoni (Pdl) in un’interrogazione rivolta alla Giunta regionale, in cui sottolinea che la sostituzione dovrebbe comportare una spesa variabile dai 5 ai 10 euro a carico degli utenti e che l’Agenzia della Mobilità della provincia di Modena (Amo) avrebbe già avanzato la richiesta che la sostituzione del nuovo titolo di viaggio avvenga in forma gratuita.
La richiesta di sostituzione gratuita – prosegue Leoni – sarebbe stata oggetto anche di una raccolta firme da parte del comitato utenti e di una lettera inviata dal presidente di Amo a Seta S.p.a., a cui la dirigenza della società avrebbe replicato a mezzo stampa che “il passaggio a un nuovo sistema di bigliettazione non è frutto di una scelta autonoma del gestore ma di un adeguamento allo standard regionale”.
Il consigliere considera tuttavia “contestabile la decisione di scaricare sugli utenti” la spesa di 10 euro, “a copertura di un costo per l’adeguamento del sistema elettronico di bigliettazione che, in quanto tale, non sarebbe dovuto a cause imputabili all’utenza, e che, per questo motivo, dovrebbe essere a carico del soggetto gestore”.
Di qui la richiesta alla Giunta regionale di confermare se effettivamente dal prossimo primo luglio gli utenti residenti in provincia di Modena dovranno sostituire i propri titoli di viaggio, anche se funzionanti, con nuove tessere, al costo di 10 euro, se corrisponda al vero che la spesa prevista per la sostituzione della tessera cambia da provincia a provincia e, in caso affermativo, per quali ragioni.
Leoni vuole anche sapere sulla base di quali accordi si sia proceduto alla decisione di far pagare agli utenti la sostituzione dei titoli di viaggio, se la Giunta ritenga opportuno che gli utenti si facciano carico del costo per un cambiamento dovuto a esigenze di carattere aziendale e le ragioni per cui queste decisioni siano state assunte senza un preventivo confronto con l’utenza, su cui incidono direttamente in termini economici, e non abbiano tenuto conto del parere contrario espresso dall’Agenzia per la Mobilità.
Il consigliere chiede infine quali siano le competenze e le responsabilità della Regione nel merito di queste scelte e come si intenda procedere per evitare che gli utenti già in possesso di tessere magnetiche valide e funzionanti siano obbligati a sostituirle a pagamento.