“E’ necessario che il nostro Paese prosegua nell’azione per svelare definitivamente le responsabilità interne e internazionali, a tutti i livelli esse siano”. La presidente dell’Assemblea legislativa regionale, Palma Costi, è oggi a Palermo per la solenne commemorazione della strage di Ustica, di cui il prossimo 27 giugno cadrà il 33^ anniversario. Nell’abbattimento del Dc9 Itavia partito da Bologna con destinazione Palermo e abbattuto sui cieli di Ustica persero la vita tutte le 81 persone a bordo. L’Assemblea regionale siciliana ha organizzato la cerimonia odierna a Palazzo dei Normanni, che vede presente la presidente della Camera, Laura Boldrini, la presidente dell’Associazione dei familiari delle vittime di Ustica, Daria Bonfietti, il sindaco di Bologna, Virginio Merola, i rappresentanti delle istituzioni regionali e locali coinvolte, la consigliera regionale Silvia Noè. In serata, dopo la commemorazione, è prevista l’inaugurazione della mostra “USTICA, LA VERITA’ inCONFESSABILE”.
L’idea di collaborazione dell’Ars alle iniziative per il 33^ anniversario nacque lo scorso marzo, quando il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, visitò a Bologna il Museo della Memoria della strage di Ustica, insieme alla presidente Costi, alla senatrice Bonfietti e alla consigliera Noè.
Una cerimonia, quella di oggi nel capoluogo siciliano, importante: “Bologna-Palermo, la notte del 27 giugno del 1980, è stato un viaggio senza arrivo. Questa strage- ha affermato Costi nel suo intervento- resta una ferita aperta per le nostre città, Bologna e Palermo, e per le nostre comunità dell’Emilia-Romagna e della Sicilia”. Essere “tutti qui a Palermo sancisce una comunione di intenti fra luoghi e istituzioni colpite indelebilmente nei loro affetti, che testimonia un impegno per la verità che si deve ai tanti che, innocenti, hanno pagato con la vita, ma anche a tutti i cittadini che hanno il diritto di sapere”.
La recente sentenza della Corte di Cassazione, che impone allo Stato di risarcire i parenti delle 81 vittime per non aver garantito la sicurezza nei cieli, “costituisce un passo avanti verso la verità – dopo 33 anni – che rende giustizia alle richieste dei familiari delle vittime. Non siamo ancora giunti ad una verità giudiziaria, ma questa sentenza sancisce che qualcosa di anomalo è successo rendendo sempre più probabile lo scenario già ipotizzato nella sentenza del giudice Rosario Priore che stabilì, già nel 1999, che ad abbattere il Dc9 Itavia con a bordo i nostri concittadini sia stato un missile nell’ambito di uno ‘scenario di guerra’ aerea nei nostri cieli”.
“Il nostro compito- ha proseguito la presidente dell’Assemblea legislativa- come istituzioni regionali è quello di sollecitare chi di dovere perché dia quelle risposte che ancora non ha dato, quello, facendo memoria, di far crescere in queste comunità regionali una coscienza democratica sulle stragi e – infine – quello di rafforzare la ricerca di verità da parte di quello stesso Stato di cui, non dimentichiamolo, le Regioni sono ganglio vitale”.
Ed “è questo il senso delle iniziative che ogni anno vengono celebrate a Bologna, promosse dall’Associazione familiari delle vittime, e a cui noi come Assemblea legislativa, unitamente alla Giunta regionale e al Comune di Bologna collaboriamo da sempre con forte unità di intenti. Dal Giardino della Memoria al Premio Scenario per Ustica per giovani artisti. Iniziative- ha chiuso Costi- che vogliono, coinvolgendo l’attualità e l’arte, trasformare un momento commemorativo in testimonianza dell’affermazione di quel diritto di cittadinanza e si quel diritto alla verità e alla giustizia che ci riguarda tutti, che ci è essenziale”.