Sono la categoria più numerosa tra i lavoratori immigrati in Italia. Quelli presenti a Bologna e provincia hanno un livello di istruzione elevato e una grande capacità di risparmio. Sono in maggior parte donne e provengono soprattutto da Romania, Filippine, Moldova e Ucraina. Trovano lavoro principalmente tramite il passaparola tra i connazionali. E’ questo l’identikit degli assistenti familiari che lavorano nella città delle Torri. A dirlo è l’“Indagine sull’assistenza familiare in Italia: il contributo degli immigrati”, uno studio ideato e coordinato da UniCredit Foundation, realizzato dal team dei ricercatori del Centro Studi e Ricerche Idos e presentato in occasione della “Giornata internazionale dei lavoratori domestici”. Il 16 giugno si celebra infatti l’anniversario dell’adozione, avvenuta nel 2011, della Convenzione 189 sulle lavoratrici e i lavoratori domestici da parte dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro. L’indagine sull’assistenza familiare ha come obiettivo la conoscenza dei protagonisti di un settore destinato a crescere: dunque chi sono gli assistenti familiari, cosa fanno, come vengono trattati, come considerano gli italiani e quali rapporti hanno con i Paesi di origine. L’indagine è stata effettuata nelle regioni del Nord e del Centro Italia, dove risiede la maggioranza degli assistenti familiari, intervistando 606 persone, individuati tra i clienti e non della Rete di Agenzia Tu di UniCredit in Italia (12 Filiali in Italia, di cui una a Bologna, in via De’ Carracci 7, dove da lunedì sarà possibile consultare la ricerca di UniCredit Foundation), nata per favorire percorsi virtuosi di integrazione attraverso un approccio fondato sull’accoglienza, sull’ascolto, sulla semplicità, sulla trasparenza e sull’impiego di personale di diverse nazionalità. “Dal 2006 Agenzia Tu offre un servizio bancario vicino alle esigenze di queste persone – spiega Cristina Proci, Responsabile Area Commerciale Agenzia Tu di UniCredit –. L’invecchiamento della società, che caratterizza da anni il nostro Paese, è un fenomeno che vedrà un costante aumento anche nel prossimo futuro, soprattutto a causa del perdurare della difficile situazione dell’economia. In questo contesto, il contributo degli immigrati che lavorano come assistenti familiari diventa sempre più fondamentale per la nostra società, sia perché favorisce la coesione sociale, sia perché permette di contenere i costi pubblici per le cure e per l’assistenza delle persone anziane. E’ importante quindi favorire percorsi virtuosi di integrazione di questa categoria di lavoratori nel nostro Paese, anche dal punto di vista finanziario, ed è insito nella nascita di Agenzia Tu UniCredit il dovere di stimolare questo percorso di inclusione finanziario e sociale, nel rispetto degli elementi distintivi che ciascun individuo porta con sé”. Dall’indagine è emerso che sono oltre 750mila i lavoratori stranieri censiti dall’Istat che si occupano, in forme diverse, di assistenza familiare (oltre 18mila800 nella sola provincia di Bologna; 11.900 in quella di Modena) e costituiscono la categoria più numerosa tra i lavoratori immigrati in Italia. Provengono, in ordine di importanza numerica, da: Romania, Ucraina, Moldova, Filippine, Ecuador, Sri Lanka e Perù. A Bologna è maggiormente presente la comunità proveniente dalla Romania, seguita da quella Filippine, Moldova e infine Ucraina. Gli intervistati hanno una buona capacità di risparmio. Sono infatti in grado di accantonare anche fino a 250 euro al mese. Dall’indagine emerge che i più virtuosi in tal senso sono i lavoratori stranieri presenti nell’area di Bologna: il 98% degli intervistati dichiara infatti di riuscire a risparmiare; la percentuale si abbassa a 62, invece, per quelli dell’area modenese Il denaro guadagnato viene poi in parte spedito, nella maggioranza dei casi, ai familiari nei Paesi d’origine (il 33,6% attraverso canali informali, correndo il rischio del mancato recapito). Il 61% trova lavoro attraverso il passaparola tra connazionali, secondo l’indagine UniCredit. Dato ancora più alto a Bologna, dove la rete del passaparola tra le comunità porta all’83% gli assistenti che hanno trovato lavoro con l’aiuto di connazionali. Tra i dati di rilievo emersi dall’indagine, è da segnalare il tema del livello di istruzione, che risulta mediamente elevato, con il 26,7% che ha conseguito il diploma e il 18% che ha frequentato l’Università. Meno soddisfacente è la formazione specifica ricevuta per la cura delle persone (73,3% risposte negative e 24,7% risposte positive) dato che risulta peggiore sulla città di Bologna dove l’88% degli intervistati non ha ricevuto una formazione specifica. Va meglio a Modena, dove solo il 62% non ha ricevuto una formazione specifica. In tema di diritti e doveri, infine, si segnala che il 33,6% del campione sentito in Italia non fruisce pienamente dei giorni di riposo settimanali previsti dal contratto collettivo nazionale, il 56,5% non presenta la dichiarazione dei redditi (benché obbligatoria per i redditi da lavoro dipendente superiori a 8.000 euro). Migliore la conoscenza dei diritti e doveri per gli assistenti familiari di Bologna dove solo il 20% non fruisce pienamente dei giorni di riposo settimanali e solo 8% non presenta la dichiarazione dei redditi. Venendo alla tipologia delle persone da assistere, sono soprattutto gli anziani (53,1%; in più della metà dei casi si tratta di un anziano solo). Inoltre in un terzo dei casi (36,5%) l’assistenza viene prestata alle famiglie, dove quasi sempre vi sono dei figli e, in un terzo dei casi, degli anziani a carico. La grande maggioranza degli intervistati lavora tra le 20 e le 40 ore a settimana (55,6%), una quota consistente (26,2%) lavora tra le 41 e le 60 ore e addirittura non mancano i casi di oltre 60 ore di lavoro (4,0%), come vi è anche chi lavora meno di 20 ore (6,4%). Le mansioni affidate riguardano principalmente la cura delle persone (per il 66,5% degli intervistati) e la cura della casa (per il 63,2%), ma non è di poco conto il lavoro svolto in cucina (33,3%), mentre è meno ricorrente il compito di fare la spesa (7,1%). Dalla ricerca emerge che gli assistenti familiari sono fortemente motivati nel lavoro e molto attaccati alle famiglie, nonostante pesi la frequente lontananza dal proprio nucleo familiare. Si pensi infatti che il 91,6% giudica benissimo o bene il comportamento delle famiglie nei propri confronti e che l’84,9% di essi svolge con piacere (abbastanza, molto, moltissimo) il servizio presso la famiglia. Grazie alla loro attività, permettono inoltre alle strutture pubbliche di realizzare un notevole risparmio. E’ stato ipotizzato, infatti, che se non ci fossero le badanti, lo Stato dovrebbe investire 45 miliardi per assicurare un servizio analogo (Romina Spina, “Le immigrate invisibili che tengono insieme l’Italia”, traduzione dall’originale “Wie unsichtbare Migrantinnen italian zusammenhalten” nel Neue Zürcher Zeitung 2009).
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Agenzia Tu è la rete di UniCredit che si rivolge ai nuovi protagonisti del mercato economico e del lavoro – cittadini stranieri e lavoratori atipici – ed è caratterizzata da prodotti e servizi pensati per soddisfare le loro esigenze e per aiutarli nell’integrazione. Agenzia Tu opera in Italia con 12 filiali (3 a Milano, e una a Brescia, Torino, Genova, Bologna, Modena, Treviso, Verona, Roma, Firenze) in cui lavorano anche 17 colleghi di origine straniera.
L’Agenzia Tu di Bologna è nata nel 2006 ad oggi vi lavora uno staff di quattro persone: Issam di origine marocchina, Freddy Alejandro di nazionalità peruviana, Andrea di nazionalità italiana. Coordina il team il direttore Giacomo Bacchini.
Per prima nel 2009 Agenzia Tu UniCredit ha aperto le porte agli assistenti familiari, la nuova categoria di lavoratori entrata a pieno titolo nelle famiglie italiane. L’impegno di Agenzia Tu UniCredit nei confronti di badanti, colf e baby sitter è ampio e sono più di 7.600, infatti, gli assistenti familiari stranieri diventati clienti di Agenzia Tu UniCredit grazie al primo conto corrente package a loro dedicato: Conto Tu Famiglia, cui l’Associazione Bancaria Italiana ha conferito, nel 2012, il premio per l’innovazione dei servizi bancari nella categoria “Banca di oggi per il mondo di domani”. Conto Tu Famiglia non è un semplice conto corrente perché, oltre ai servizi bancari tradizionali (la carta bancomat, la carta prepagata, il servizio di online banking inclusi nel canone), offre 6 rimesse verso l’estero effettuate on line e gratuite (bonifici bancari su banche estere convenzionate), ed in più dedica programmi di formazione personale e professionale ai sottoscrittori del conto corrente. Agenzia Tu UniCredit offre inoltre agli assistenti familiari che diventano clienti, anche un dvd multilingue di formazione professionale di 3 ore per supportarli nella cura della persona su aspetti come la nutrizione, la salute, la coordinazione motoria, pratiche di assistenza quotidiana e ancora la costituzione italiana intesa diritti e doveri. Un supporto concepito da esperti esterni del settore sanitario e che può essere visionato tramite pc o tramite televisione, utile anche per esercitare la conoscenza della lingua italiana. Per maggiori informazioni consultare il sito: HYPERLINK “http://www.agenziatu.it” www.agenziatu.it.